Alzi
la mano chi sa cos'è la surf music? Mah, mi sembra di vedere
poche palme alzate fra qualche sorrisetto di scherno. Eppure penso
che tutti conoscano il tema storico di 007, bene quello è un
classico esempio di surf music.
Musica molto divertente, ma con un pizzico di malinconia, portata
in auge negli anni sessanta dai Beach Boys e in seguito relegata nell'underground
fino ai giorni nostri. Era riesplosa negli anni ottanta con alcune
ottime bands di garage rock come i Barracudas (stupendo il primo disco),
ma fu un fenomeno molto limitato e ciroscritto.
L'etichetta di Steve Vai ha pubblicato il disco di questo trio (da
non confondere coi Dillinger, gruppo southern dei primi anni '90),
che si discosta un po' dalle solite uscite dedicate per lo più
ai super virtuosi della sei corde. I Dillengers sono un trio strumentale
composto da Rick Rossano alla chitarra, Charlie Gonzales al basso
e George Anderson alla batteria, tre musicisti molto affiatati che
propongono una serie di tredici brani.
In scaletta troviamo pezzi composti dal trio come l'iniziale "Dirtbag"
e irriverenti versioni di classici come "The Good, The Bad &
The Ugly" di Morricone , "Theme From The Magnificent Seven"
e "Jack The Ripper" del grande Link Wray. Una scaletta molto
bella che ha il solo difetto di essere tutta strumentale e questo
a tratti può annoiare un po', ma in questa musica c'è
il sogno americano, ci sono le spiagge assolate della California,
c'è uno stile di vita che tanti hanno desiderato guardando
migliaia di film e telefilm hollywoodiani. Un perfetto connubio fra
energia e malinconia. GB
|