Ogni tanto capitano gruppi che sfuggono alle classificazioni più
ovvie, di quelli che non sai bene come definire ed è una cosa
che mi piace molto, perché in un certo senso dimostra la capacità
di alcuni artisti di saperci sorprendere, anche dopo aver ascoltato
migliaia di cd. È sicuramente il caso degli americani Disemballerina,
che già dal nome, alquanto strano, fanno capire di essere un
gruppo particolare. Per essere americani non sono assolutamente “easy
listening”, dall’artwork sembrano un gruppo doom o comunque
dark, poi anche il fatto di uscire per la Minotauro (storica label
di Paul Chain, The Black e altre oscurità doc), induce questa
idea, ma non è proprio quello che sembra.
La musica proposta può essere descritta come musica da camera
a tinte fortemente dark. Il gruppo è composto principalmente
da Myles Donovan (viola, arpa e mandola) e Ayla Holland (chitarra
acustica), poi in formazione troviamo anche la violoncellista Jennifer
Christensen, che si è unita al progetto di recente. Questi
musicisti quindi suonano una musica strumentale fortemente evocativa
e maledettamente oscura, più oscura di tanta musica doom che
possiamo trovare in circolazione. Eppure, come dice il gruppo stesso
nel sito, c’è qualcosa di “misteriosamente metallico”
nel loro nuovo album.
Per certi versi mi ricordano gli Ancient VVisdom, anche loro americani,
ma è solo per dare un minimo riferimento. Si inizia con la
ballata lugubre “Impaled Matador”, tristezza e desolazione
si mescolano in un sound senza speranza, musica carica di malinconia
e sconforto, che va a stimolare i sentimenti più cupi del nostro
inconscio, certo non è da ascoltare se si è depressi.
Molto classica l’impostazione di “La Folia”, uno
dei pezzi dove si sente maggiormente l’impianto neoclassico
del progetto, le atmosfere restano cupe, anche se in modo minore.
Violoncello, chitarra e viola si rincorrono creando suggestioni molto
reali, che entrano nel profondo, fino a spolpare le nostre ossa. Mentre
scorrono i brani, in tutto sono sei, il senso di inquietudine continua
ad aumentare, non si tratta di musica disturbante o malsana, ma solo
della rappresentazione più realistica possibile della malinconia
in musica e raramente ho incontrato band tanto efficaci.
Questo progetto è molto particolare ed interessante, che può
essere apprezzato da una vasta cerchia di amanti della musica, da
chi predilige il gothic di derivazione punk, ai metallari di larghe
vedute, agli amanti della musica classica, agli appassionati del folk
apocalittico e in definitiva a tutti quelli a cui piace lasciarsi
sorprendere dalla musica, senza confini o restrizioni. GB
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