Rock Impressions

Disemballerina - Poison Gown DISEMBALLERINA - Poison Gown
Minotauro / Markuee
Distribuzione italiana: Self
Genere: Neo Classic / Gothic
Support: CD
- 2016


Ogni tanto capitano gruppi che sfuggono alle classificazioni più ovvie, di quelli che non sai bene come definire ed è una cosa che mi piace molto, perché in un certo senso dimostra la capacità di alcuni artisti di saperci sorprendere, anche dopo aver ascoltato migliaia di cd. È sicuramente il caso degli americani Disemballerina, che già dal nome, alquanto strano, fanno capire di essere un gruppo particolare. Per essere americani non sono assolutamente “easy listening”, dall’artwork sembrano un gruppo doom o comunque dark, poi anche il fatto di uscire per la Minotauro (storica label di Paul Chain, The Black e altre oscurità doc), induce questa idea, ma non è proprio quello che sembra.

La musica proposta può essere descritta come musica da camera a tinte fortemente dark. Il gruppo è composto principalmente da Myles Donovan (viola, arpa e mandola) e Ayla Holland (chitarra acustica), poi in formazione troviamo anche la violoncellista Jennifer Christensen, che si è unita al progetto di recente. Questi musicisti quindi suonano una musica strumentale fortemente evocativa e maledettamente oscura, più oscura di tanta musica doom che possiamo trovare in circolazione. Eppure, come dice il gruppo stesso nel sito, c’è qualcosa di “misteriosamente metallico” nel loro nuovo album.

Per certi versi mi ricordano gli Ancient VVisdom, anche loro americani, ma è solo per dare un minimo riferimento. Si inizia con la ballata lugubre “Impaled Matador”, tristezza e desolazione si mescolano in un sound senza speranza, musica carica di malinconia e sconforto, che va a stimolare i sentimenti più cupi del nostro inconscio, certo non è da ascoltare se si è depressi. Molto classica l’impostazione di “La Folia”, uno dei pezzi dove si sente maggiormente l’impianto neoclassico del progetto, le atmosfere restano cupe, anche se in modo minore. Violoncello, chitarra e viola si rincorrono creando suggestioni molto reali, che entrano nel profondo, fino a spolpare le nostre ossa. Mentre scorrono i brani, in tutto sono sei, il senso di inquietudine continua ad aumentare, non si tratta di musica disturbante o malsana, ma solo della rappresentazione più realistica possibile della malinconia in musica e raramente ho incontrato band tanto efficaci.

Questo progetto è molto particolare ed interessante, che può essere apprezzato da una vasta cerchia di amanti della musica, da chi predilige il gothic di derivazione punk, ai metallari di larghe vedute, agli amanti della musica classica, agli appassionati del folk apocalittico e in definitiva a tutti quelli a cui piace lasciarsi sorprendere dalla musica, senza confini o restrizioni. GB

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