I nordici Divercia sono al secondo album con il quale continuano il
percorso intrapreso alla ricerca di un gothic metal di forte impatto,
arricchito da imponenti dosi di metal estremo in doppia cassa, una
sorta di incrocio fra Nightwish, HIM e Dimmu Borgir, con qualche influsso
sinfonico dato dalle tstiere.
Se la materia di partenza è tutt'altro che originale in quanto
il genere è già stato ampiamente approfondito, lo stesso
non si può dire per il risultato complessivo di quest'album,
perché il sound dei Divercia è la naturale evoluzione
dei generi presi come spunto e in questo il gruppo risulta piuttosto
originale e innovativo.
Il cantato è solo parte in growl, mentre in larga parte è
melodico e malinconico in pieno stile ottantiano, il che conferisce
ai bani una buona enfasi e mantiene viva l'attenzione. Le composizioni
sono un po' monocorde nel senso che il sound granitico e compatto
della band viene mantenuto senza variazioni lungo tutta la durata
dell'album e questo è il difetto più grosso del cd,
che alla lunga può risultare un tantino ripetitivo, ma la cosa
può essere giustificata dalla ricerca convinta e convincente
di un proprio stile espressivo.
I Divercia sono un gruppo che merita di essere ascoltato perché
cercano di emergere in una scena sempre più affolata da inutili
cloni. GB
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