Esistono
da sedici anni i Diving Fo Pearls, creati dalla mente di Danny Malone
(chitarra e voce), ed oggi si ripropongono con sincerità e
con un AOR più moderno adatto agli esordi. Il disco ha un suono
cristallino ed il merito è del batterista e produttore David
Pater, già collaboratore di personaggi del calibro di Dream
Theater. Questo stile musicale non vuole assolutamente saperne della
sua fine, pur rimanendo molto ripetitivo nelle soluzioni, e si spacca
in quattro per poter rimanere in vita.
In “Texas” si susseguono brani orecchiabili e radiofonici
a partire dall’iniziale “Thinking About Things That Will
Never Be”. Il Rock scandito dal brano è ruvido e diretto,
di quelli difficili da dimenticare. Più debole “I Thought
Abaut You” anche se il lavoro chitarristico della coppia Peter
Skalits-David Zychek non è del tutto deprecabile. “The
Truth Is” è una ballata ammaliante, piacevole in certi
passaggi di Marilloniana memoria. Ma il disco vive di alti e bassi,
con “If I Only Knew” si cade nello scontato, qualche sbadiglio
ci viene strappato, anche se sto parlando sempre di un pezzo radiofonico.
Si risale con “Baby Come Down”, divertente e pacifica,
il suo Rock è semplice e diretto. Il ritmo cresce con “The
Colours Show”, così il nostro interesse per il ritornello
giusto nel suo equilibrio. L’AOR dei Diving For Pearls è
soprattutto romantico e carezzevole, proprio come la bella “I
Will Get Over You”. “Broken Man” sembra più
un pezzo di riempimento, troppo commerciale ed anonimo, mentre “Heaven
Only Knows” prova a dire qualcosa di nuovo e l’ascolto
ci guadagna.
Con “The Sweetest Sin” si ritorna sui standard del gruppo,
ma bellissima è la conclusiva “Stop The World From Turning”,
avvolgente soprattutto nell’assolo di chitarra e con la miglior
interpretazione vocale di Danny. Un Blues davvero toccante.
In generale Texas è un buon disco, forse dopo sedici anni dal
loro debutto ci si poteva attendere di più, ma questo è.
In definitiva un buon disco di Rock Melodico che merita più
che la sufficienza. MS
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