Rock Impressions

Djamra - Kamihitoe DJAMRA - Kamihitoe
Poseidon / Musea
Distribuzione italiana: Frontiers
Genere: Jazz Prog
Support: CD - 2006

Ecco il secondo album dei nipponici Djamra, una formazione insolita e sperimentale che maltratta il jazz con inserti metal, sfuriate ritmiche e sonorità che spesso sfiorano il limite del rumore, ma il tutto è sorretto da una tecnica invidiabile, mostruosa, qualcosa che solo i musicisti del Sol Levante riescono a partorire.
La formazione ha assunto un aspetto più stabile e in questo nuovo album troviamo un quintetto dove su tutto spicca il sax indiavolato di Shinji Kitamura, ma è assolutamente folle anche la sezione ritmica che sciorina tempi e controtempi spaventosi, del resto il leader del gruppo sembra essere proprio il talentuoso bassista Masaharu Nakakita.

Non è certo jazz morbido e rilassante quello che ascoltiamo, piuttosto si tratta di musica nervosa e vivace, talvolta ironica, ma spesso tremendamente seria, ascoltate le chitarre distorte di “The Cave” che si innestano su un ritmo tribale, poi entrano dei tempi dispari con duetto di batteria e tastiere, mentre il basso segue delle linee tutte sue, poi rientra un sax incavolato che stravolge tutto, se poi aggiungiamo che in questo brano troviamo anche una tromba, vi lascio immaginare il risultato. Questo in parole povere è il mondo multicolore dei Djamra, dove le atmosfere roventi sono croce e delizia dell’ascoltatore.

Come anche il lavoro precedente anche questo non è facile da accostare, ma il gruppo è cresciuto e offre una performance spettacolare. Un piatto molto, ma molto piccante, a voi la scelta se gustare i “soliti” sapori o se avventurarvi in queste follie musicali. GB

Altre recensioni:
Live at the Firefly 2002; Transplantation;


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