Rock Impressions

Drahk Von Trip DRAHK VON TRIP
Heart & Consequence
Transubstans Records


Dalla Svezia continuano ad arrivare gruppi sorprendenti, come per questi ragazzi di Malmo che propongono un infernale miscela di psichedelia, dark sound e prog, con molte influenze etniche sulla scia di grandi gruppi del passato come gli indimenticabili Amon Duul II.

Dieci lunghe tracce che offrono altrettanti spaccati di mondi paralleli, di visioni notturne e terribili. Si parte con suoni della natura, con il Djembe, quello strumento di origine australiana che fa quel suono cavernoso e che viene usato sempre più spesso, c’è il teremin che conferisce quell’alone di mistero e poi ci sono gli strumenti più canonici per dare quell’impianto rock che tutti abbiamo imparato ad amare. L’iniziale “One of a Kind” è fantastica nel ricreare un clima magico surreale, le chitarre ricordano anche i migliori Hawkwind. Ma ogni titolo merita di essere raccontato come la successiva “Autumn” che propone dei ritmi mediterranei, molto esoterici, che pian piano mutano in un solido prog come non se ne sentiva più da tempo. Ma fare un track by track non mi sembra giusto nei confronti di un disco che va ascoltato tutto d’un fiato per apprezzarne ogni sfumatura.

In questo disco non c’è un brano brutto o anche solo mediocre, l’unica particolarità è che è molto settantiano nella sua concezione e questo potrebbe essere un limite, ma non per me che adoro questo sound, inoltre non è un disco fotocopia dei classici del passato, ma da compimento ad una scena che dimostra di avere ancora qualcosa da dire. E che musica! GB


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