Gli
Eldritch crescono in questo secondo lavoro della carriera. Le buone
idee adoperate nell’ottimo esordio “Seeds Of Rage”
vengono sviluppate in questo “Headquake” del 1997. La
LMP, come per il disco precedente, realizza una pulizia sonora adeguata
ed in più elargisce a piene mani bonus tracks e pezzi per il
mercato Giapponese da renderlo quasi un doppio cd. Le quattro bonus
tracks contengono materiale tratto dal demo del 1993, mentre “Walking
Alone” è la canzone per il Giappone.
Prog e Power Metal a non finire, la band del cantante Terence Holler
non subisce mutazione di line up rispetto la precedente realise, ritroviamo
dunque assieme a lui Eugene Simone alla chitarra, Oleg Smirnoff alle
tastiere, Martin Kjhn al basso ed Adriano Dal Canto alla batteria.
Quando lo ascoltai nel 1997 mi fece una grande impressione ed un pizzico
di orgoglio per una band italiana finalmente competitiva all’estero
mi pervase l’anima, ma riascoltarlo con attenzione, a distanza
di tempo, mi fa rendere conto dell’effettiva grande creatività
che si aggira fra i suoi solchi.
L’iniziale “Ghoulish Gift” è sempre attuale,
per nulla impolverata, “The Last Embrice” è ancor
più penetrante e la sua genialità compositiva grida
a tutt’oggi vendetta. “Sometimes In Winter” con
la chitarra ha il potere di farmi viaggiare con la fantasia e la stupenda
voce di Holler mi fa da guida. Ogni Prog fans ama ascoltare arpeggi
di chitarra e questi li ritroviamo più cristallini che mai
nell’inizio di “At The Restless Sea”, accompagnati
dal pianoforte di Smirnoff. Il vero Prog Metal si articola nella lunga
“Salome’s Dance”, un classico che non stanca mai.
Per gli amanti della potenza del Power Metal viene in soccorso “The
Questi(ion)” ed il cd originale si chiude con la massiccia “Dawn
Of The Dying”. E’ la volta ora delle bonus tracks e devo
dire una volta tanto che non sono messe li per riempimento, ma che
sono veramente gradevoli e questo spiega il successivo interesse delle
case discografiche nei loro confronti.
Come “Seeds Of Rage” anche questo “Headquake”
è motivo di orgoglio per noi italiani, grazie Eldritch. MS
Altre recensioni: Neighbour Hell; Seeds
of Rage
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