Nel
1995 il Metal Progressive ed anche il Progressive stesso, vivono un
periodo non dico di fulgente splendore, ma senza dubbio di buona ispirazione.
Anche nella nostra amata madrepatria nascono gruppi di buona caratura,
come i Time Machine o i Black Jester, tanto per fare due nomi. Gli
Eldritch rientrano nella scuderia di questo Melodic Progressive Metal
e con “Seeds Of Rage” mettono il seme per un futuro che
li vedrà fra i protagonisti.
Oggi, 2006, la LMP riporta alla nostra attenzione proprio questo debutto,
con delle bonus tracks che nessun fans del gruppo deve farsi mancare.
I brani in più sono cinque e tratti nientemeno che dai demo
del periodo 1990-’91. Ovviamente il tutto viene rimasterizzato
ed il lavoro viene svolto dagli esperti R.D. Liayakis e Christian
Schmid (Music Factory Studios).
La voce di Terence Holler è gia ben impostata a dimostrazione
di una buona preparazione, ma tutta la band gira bene, le chitarre
di Eugene Simone sono perfettamente duttili alla circostanza, così
come le tastiere di Oleg Smirnoff. E’ un vero piacere riascoltare
oggi brani come “Incurably Ill”, la dolce “Cage
Of Sin”, “Colours”, “Ultimate Solution”
e “Blind Promise” con questa qualità sonora. La
band raccoglie i frutti con questo debutto anche all’estero,
soprattutto in Germania dove la rivista musicale Heavy, Oder Was!?
relega loro l’epiteto di disco del mese.
Seguono “Gods Of Metal” e date europee assieme a gruppi
come Angra, Pain Of Salvation e Threshold. Il sound della band ha
di per se una buona personalità con le influenze di Dream Theater
(in verità non molte), Fates Warning e Queensryche.
Questo disco è attuale ancor oggi, di conseguenza chi ama il
genere in questione deve farci un pensierino, perché “Seeds
Of Rage” è superiore ad una miriade di produzioni attuali
e perfino di tanti altri nomi altisonanti. Una grande opportunità
per chi nel 1995 si è perso questo treno. MS
Altre recensioni: Headquake; Neighbour
Hell
|