Rock Impressions

Enima ENIMA - Enima
demo
Distribuzione italiana: -
Genere: Prog
Support: mCD - 2008


Gli Enima arrivano dall’underground toscano, una scena che è sempre stata molto ricca di proposte, la storia del gruppo è quella di tante band, con dolorosi cambi di formazione e tanta gavetta, attualmente la formazione è composta da cinque elementi, con alla voce Ilaria Boero, Mauro Strozzieri alle chitarre, Stefano Sciolè alle keys, Giacomo Cipriani al basso e Federico Ottati alla batteria, un line up classica. L’ambito di appartenenza del gruppo è un prog cantato in italiano, che tiene conto sia della tradizione tricolore, ma anche delle ultime suggestioni offerte da gruppi come Marillion e Radiohead, anche se la componente prevalente è quella legata al prog più classico.

Il presente demo contiene quattro brani di buona fattura, il gruppo ha prestato una grande attenzione alla composizione dei testi che sono piuttosto profondi e meritano un ascolto attento, le parti musicali sono complesse e ricche di spunti, ma sempre gradevoli, non ci sono esibizioni di virtuosismi fine a se stessi, anche se appaiono evidenti delle buone doti tecniche. Le parti strumentali sono belle anche se non hanno ancora un carattere ben definito, la musica è ricercata e mai banale e sembra che il gruppo sia pronto per lasciare un proprio segno. L’unico appunto negativo che mi sento di fare riguarda il cantato che non è abbastanza incisivo, i testi sono un po’ troppo complessi e risultano dispersivi, sembrano troppo delle storie musicate, suggerirei una maggiore essenzialità e un cantato più aggressivo, come ad esempio in certe parti di “La Guida”, dove Ilaria tira fuori il carattere.

I presupposti sono buoni e spero che a questa band venga data la possibilità di dimostrare il suo valore, se lo meritano. GB

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Esiste un limbo sonoro dove il Rock sembra essere sospeso nell’aria, in balia di venti progressivi e melodici. Un genere che è stato portato al successo da varie band come i Marillion di Hogarth o i più audaci e sperimentali Radiohead. È un territorio vasto e ricolmo di sonorità ariose, dove migliaia e migliaia di band cercano di far sentire la propria voce. Non è semplice avere una personalità tale da farti uscire dal limbo, se è difficile per una band straniera, figuriamoci se lo è per una italiana. Noi siamo generalmente esterofili e questo francamente è un fatto che non riesco a spiegarmi, perché spesso e volentieri capita di imbattermi in nostre piccole e valide realtà, dalle potenzialità elevate. Giunge a me questo demo dei toscani Enima, una band dedita ad un Rock melodico di facile memorizzazione.
Gli Enima nascono nel 2003 e fra di loro troviamo una nostra vecchia conoscenza, il chitarrista Samuele Boschelli Santanna, oggi a noi noto con il suo progetto di nome Raven Sad. La band fiorentina negli anni subisce però notevoli mutamenti di line up, al microfono ad esempio si alternano Francesca D’Ugo, Tiziana Ciraci sino ad arrivare ad oggi con l’inserimento di Ilaria Boero.

Nel 2006 con Tiziana alla voce, gli Enima portano alla luce il loro primo prodotto dal titolo “The Sensitive Shoal”. La forza della band si forgia grazie alle numerose date live esercitate nel corso degli anni, alternando brani propri a cover di band Progressive Rock. Tutto ciò fa si che l’amalgama cresca e con essa la tecnica e l’esperienza. Il risultato porta al nuovo demo dal titolo “Enima”. Questo è composto da quattro brani, tutti cantati in italiano, per una durata di ventidue minuti totali. La band è completata da Giacomo Cipriani (basso), Mauro Strozzieri (chitarra), Stefano Sciolè (tastiere) e da Federico Ottati (batteria).

“L’Eremita” presenta subito un approccio soft Rock, dove la voce di Ilaria è in evidenza. Uno stile che può ricordare in alcuni frangenti i Cranberries di Dolores O’Riordan, ma che quando non te lo aspetti ti stupisce con un flauto dalle antiche radici Progressive . Personalmente ho apprezzato molto il lavoro al basso di Cipriani che ben si sposa alla ritmica di Ottati. Godibile il frangente finale con buoni fraseggi strumentali ed una chitarra elettrica davvero autorevole. “Il Bivio” è ancora dolce e una menzione a parte va ai testi, piccole storie che vanno dal personale al narrato, ben strutturate e non banali. Ammaliante il piano che si lascia sopraffare dalla chitarra elettrica in un breve solo. Più sperimentale l’inizio de “La Guida”, canzone dalle armonie ancora una volta di facile memorizzazione. Chiude il brano che mi ha convinto di più, ossia lo strumentale “Enima”. In esso c’è la sintesi di questa band, la quale si dedica ad una musica solo apparentemente semplice, ma che se la si ascolta con attenzione rivela molte sorprese. Da lei scaturisce la cultura musicale di questi ragazzi i quali meritano assolutamente l’attenzione degli addetti ai lavori e non solo. Consigliati. MS

Contatti: enimamusic@yahoo.it

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