Torna la band toscana con un album di sette brani, qualche anno fa
avevo recensito il loro demo ed avevo nutrito la speranza di risentirli
con un vero album, ovviamente mi fa piacere che questo obbiettivo
sia stato raggiunto e a questo punto mi sembra giusto tuffarmi nell’ascolto
del disco.
Apre “Frammenti di Specchio”, il giro iniziale non lascia
dubbi, neo prog pieno di vita, melodie molto azzeccate e ottime linee
vocali, sembra proprio che il gruppo abbia messo a profitto il tempo
passato, il brano è esuberante e vivace e l’impressione
è ottima. Il secondo brano “Alpha Ursae Minoris”
è più lenta, buone le ritmiche e piacevoli le melodie,
manca un po’ la vitalità del pezzo precedente, ma siamo
sempre su buoni livelli. “Il Sogno” è il primo
brano veramente robusto, il gruppo finalmente dà prova di buone
doti tecnico compositive con un brano di una buona spanna sopra i
precedenti, un prog a tinte forti degno di questo nome. “Notte
Nel Deserto” è ancora un bel pezzo, anche se per oltre
metà non sembra essere all’altezza del precedente, però
verso il finale prende il volo e cresce bene. “Enima”
è un brano strumentale che mette in risalto le doti tecniche
dei nostri, anche se l’attenzione per la composizione è
sempre viva. “Intuizioni” ha un brano un po’ troppo
ricco, anche se è integrato bene nelle musiche, pezzo più
metallico degli altri, piace la sua grinta, comunque la parte migliore
è il finale con tanto di ritmo tribale. Chiudono gli undici
minuti di “Motore Immobile”, l’immancabile suite,
banco di prova di tutte le formazioni che vogliono fare prog e posso
dire che la band riesce a superare l’esame con un pezzo vivace.
La cosa che mi è piaciuta di più è aver visto
che il gruppo è cresciuto, il loro prog è piacevole
e si lascia ascoltare volentieri, anche se per lasciare il segno per
davvero serve ancora qualcosa, forse solo un po’ più
di grinta. GB
Altre recensioni: Enima
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