Frank Bossert è un polistrumentista tedesco, suona chitarra,
tastiere, basso, mandolino e percussioni, ed è l’artefice
di questo progetto che dal ’97 ad oggi è giunto già
al quarto sigillo, un traguardo tutt’altro che trascurabile
anche se è stato raggiunto in un sostanziale anonimato, ma
oggi il nostro ha il supporto dell’operosa Inside Out e l’album
vede il contributo in alcuni brani di illustri nomi del prog come
Billy Sherwood (Yes, Conspiracy, Circa…), Yogi Lang (RPWL) e
Troy Donockley (Iona). Personalmente è la prima volta che incontro
questo artista e devo dire che l’impressione è buona.
La cosa curiosa e al tempo stesso significativa è che l’amicizia
fra Bossert e Sherwood è nata grazie a MySpace, che sta cambiando
in modo radicale il modo di incontrarsi e collaborare fra musicisti,
uno degli aspetti più belli della grande rete.
Come lascia intuire il titolo del cd si tratta di un concept incentrato
sulle avventure dell’esploratore Sir Ernest Shakleton vissute
durante l’esplorazione del continente Antartico all’inizio
del secolo scorso, una storia vera ed appasionante, che ha consegnato
Shakleton alla storia dell’esplorazione, un eroe romantico che
ha salvato la vita dei suoi compagni di viaggio dopo che la nave Endurance
era stata irrimediabilmente danneggiata dai ghiacci.
La musica proposta da Bossert è un New Prog molto vicino a
quanto proposto da Mike Olfield, con accenni di folk celtico e di
pomp, in questo senso non sorprende che Sherwood si sia lasciato coinvolgere,
perché per attitudine è molto vicino anche alla sua
sensibilità artistica. Si tratta di composizioni molto eleganti
e atmosferiche, suonate molto bene e scherzosamente si potrebbe coniare
una nuova definizione, parafrasando un noto genere musicale: Adult
Oriented Prog, per indicare che si tratta di musica rivolta ad un
pubblico selezionato, appassionato di prog, ma che non cerca grosse
innovazioni o sperimentazioni, piuttosto che vuole ascoltare musica
fatta coi dovuti crismi, che sappia emozionare senza per forza essere
di avanguardia. L’album scorre che è un piacere, Frank
ha gusto e si sente, questo disco gli porterà sicuramente fortuna.
Come detto non ci sono grandi sorprese, tappeti morbidi di tastiere,
passaggi gustosi di chitarra e qualche virtuosismo che spunta ogni
tanto, una confezione molto elegante che delizierà gli appasionati
meno esigenti. Pur non essendo un disco imperdibile, presenta più
di un momento piacevole ed è sicuramente un buon acquisto.
GB
Altre recensioni: Great Escapes
Sito Web
|