Si è parlato molto spesso dell’importanza di certe band
del Rock Progressivo nel corso degli anni. Notoriamente sono quelle
del periodo anni ’70 ad aver fatto più proseliti, a partire
dai Genesis, Yes, Gentle Giant e King Crimson, solo per fare alcuni
nomi. Proprio il Re Cremisi di Robert Fripp è una delle più
clonate. Le sonorità che hanno evoluto nel tempo sono note
a molti dei cultori, hanno iniziato con l’intervento massiccio
del Mellotron in “In The Court Of The Crimson King”, per
poi proseguire negli anni con un suono più elettrico e nervoso,
quasi martellante, grazie all’uso del poderoso warr guitar.
Quindi la carriera dei King Crimson è una delle più
saccheggiate nella storia del Rock in generale. Ne troviamo un ottimo
esempio nei nostrani The Ex KGB, trio veneto formatosi nel recente
2009 con Alberto Stocco alla batteria, Emanuele Cirani al Chapman
Stick e basso e da Mike 3rd alla chitarra.
Non è semplice muoversi nelle turbolente sonorità sperimentali
del Rock Eclettico, quel ramo dove la sperimentazione vuole essere
legata saldamente alla tecnica individuale e alla fantasia compositiva.
Sovente si rischiano cantonate, in quanto tutto ciò che è
“nuovo” destabilizza la quiete, per cui momentaneamente
non compreso. Tuttavia nella musica del trio ci sono suoni piacevoli,
pur trasmettendo il nervosismo sonoro dei King Crimson, non a caso
alla produzione c’è Ronan Chris Murphy (King Crimson,
Tony Levin , Terry Bozzio). La cosa la dice lunga sulle capacità
degli Ex KGB, lo Stick di Emanuele riesce a dare una spinta ulteriore,
ma questo non vuole essere una esaltazione individuale, in quanto
è il trio che lavora bene a pari livello. Infatti la batteria
è presente in maniera potente e precisa, mentre le chitarre
di Mike sanno graffiare al momento giusto. Il minicd è della
durata di 21 minuti suddivisi in nove tracce. La solidità della
musica che ascoltiamo è supportata da una ritmica assolutamente
efficace, ricca di cambi di tempo ed inevitabilmente d’umore.
Il cantato speso è in stile Talking Heads , ben incentrato
nel contesto e fa si che gli Ex KGB abbiano in un certo qualmodo una
singolare personalità. Il suono elettrico porta l’ascoltatore
a muovere il piede in modo inconscio, la musica trae l’ispirazione
dalla voglia di andare, lasciarsi trasportare senza freni inibitori,
questo potrebbe farvi conoscere nuove frontiere e noterete poi che
la sperimentazione a volte non è poi così incomprensibile.
A questo punto vi chiederete da dove derivi il nome della band ed
il titolo del disco, ebbene l’università Cà Foscari
e la tv russa hanno dato ad intendere che il presidente russo abbia
origini venete, proprio come i nostri musicisti in questione e la
cosa li ha incuriositi.
Non sono quindi neppure banali nelle liriche, ad esempio in “Dangerous
Toys” dove si parla di Greenpeace, oppure del sopraccitato presidente
in tante altre canzoni.
Provate ad ascoltare questo disco, lasciatevi trascinare dalle contagiose
chitarre, dalle ritmiche roboanti e magari ne resterete piacevolmente
colpiti. Se poi consideriamo che il prezzo del disco è di sette
euro, io direi che ne vale assolutamente la pena. MS
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