Rock Impressions

The Ex KGB - I Putin The EX KGB - I Putin
Prosdocimi Records
Distribuzione italiana: si
Genere: Prog
Support: mCD - 2010


Si è parlato molto spesso dell’importanza di certe band del Rock Progressivo nel corso degli anni. Notoriamente sono quelle del periodo anni ’70 ad aver fatto più proseliti, a partire dai Genesis, Yes, Gentle Giant e King Crimson, solo per fare alcuni nomi. Proprio il Re Cremisi di Robert Fripp è una delle più clonate. Le sonorità che hanno evoluto nel tempo sono note a molti dei cultori, hanno iniziato con l’intervento massiccio del Mellotron in “In The Court Of The Crimson King”, per poi proseguire negli anni con un suono più elettrico e nervoso, quasi martellante, grazie all’uso del poderoso warr guitar. Quindi la carriera dei King Crimson è una delle più saccheggiate nella storia del Rock in generale. Ne troviamo un ottimo esempio nei nostrani The Ex KGB, trio veneto formatosi nel recente 2009 con Alberto Stocco alla batteria, Emanuele Cirani al Chapman Stick e basso e da Mike 3rd alla chitarra.

Non è semplice muoversi nelle turbolente sonorità sperimentali del Rock Eclettico, quel ramo dove la sperimentazione vuole essere legata saldamente alla tecnica individuale e alla fantasia compositiva. Sovente si rischiano cantonate, in quanto tutto ciò che è “nuovo” destabilizza la quiete, per cui momentaneamente non compreso. Tuttavia nella musica del trio ci sono suoni piacevoli, pur trasmettendo il nervosismo sonoro dei King Crimson, non a caso alla produzione c’è Ronan Chris Murphy (King Crimson, Tony Levin , Terry Bozzio). La cosa la dice lunga sulle capacità degli Ex KGB, lo Stick di Emanuele riesce a dare una spinta ulteriore, ma questo non vuole essere una esaltazione individuale, in quanto è il trio che lavora bene a pari livello. Infatti la batteria è presente in maniera potente e precisa, mentre le chitarre di Mike sanno graffiare al momento giusto. Il minicd è della durata di 21 minuti suddivisi in nove tracce. La solidità della musica che ascoltiamo è supportata da una ritmica assolutamente efficace, ricca di cambi di tempo ed inevitabilmente d’umore. Il cantato speso è in stile Talking Heads , ben incentrato nel contesto e fa si che gli Ex KGB abbiano in un certo qualmodo una singolare personalità. Il suono elettrico porta l’ascoltatore a muovere il piede in modo inconscio, la musica trae l’ispirazione dalla voglia di andare, lasciarsi trasportare senza freni inibitori, questo potrebbe farvi conoscere nuove frontiere e noterete poi che la sperimentazione a volte non è poi così incomprensibile. A questo punto vi chiederete da dove derivi il nome della band ed il titolo del disco, ebbene l’università Cà Foscari e la tv russa hanno dato ad intendere che il presidente russo abbia origini venete, proprio come i nostri musicisti in questione e la cosa li ha incuriositi.

Non sono quindi neppure banali nelle liriche, ad esempio in “Dangerous Toys” dove si parla di Greenpeace, oppure del sopraccitato presidente in tante altre canzoni.
Provate ad ascoltare questo disco, lasciatevi trascinare dalle contagiose chitarre, dalle ritmiche roboanti e magari ne resterete piacevolmente colpiti. Se poi consideriamo che il prezzo del disco è di sette euro, io direi che ne vale assolutamente la pena. MS

Altre recensioni: False Hope Corporation


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