Dopo le buone premesse del mcd “I Putin” (2010), torna
il trio veneto Ex KGB con il disco “False Hope Corporation”.
Non nascondo che la visione della confezione cartonata, mette in me
una grande gioia, in quanto fa riaffiorare alla memoria certi disegni
fumettistici che apprezzavo in leggendarie riviste come Totem comix,
Frigidaire ed altre ancora. Macabre ed irriverenti caricature ironiche
ed oscure, il concept di Hurricane è spassoso e comunque sia,
ottimo specchio della musica contenuta.
Si perché sappiamo bene chi sono gli Ex KGB, di certo non un
gruppo scontato, con la voglia di divertirsi e di divertire. Proseguono
il percorso intrapreso con “I Putin”, sempre genialità
elettriche, Punk, Prog, Jazz, un connubio che solo chi ha una certa
cultura musicale può rappresentare. Non mancano le nevrosi
King Crimson, solidità e ritmica potente.
Alberto Stocco (batteria), Emanuele Cirani (chapman stick, basso e
voce) e Mike 3rd (chitarra, tastiere e cori) in parole povere ritornano
alla carica. Il piacere di guardare alla musica degli anni passati,
lo si evince anche dal fatto che dividono nella grafica le undici
canzoni in “Side A” e “Side B”, come fosse
un lp. In definitiva il disco è composto da solo due lunghe
tracce, a loro volta suddivise in sottotitoli. Nel brano “Side
A”, il risultato sonoro è paragonabile ad un disco dei
Talking Heads ma in forma distorta e più elettrica. Si procede
l’ascolto fra Punk e Psichedelia, gli Ex KGB amano giocare con
la musica, scomponendola e ricomponendola. Il termine Metal mi viene
in mente spesso, ma probabilmente è fuori luogo. Personalmente
godo nei buoni assolo di chitarra, pur se brevi e sfuggenti. L’alchimia
sonora è perfetta. Gli stati d’animo all’ascolto
si intercambiano in maniera veloce, probabilmente i meno avvezzi e
coloro che non amano la musica articolata, troveranno difficoltà
nell’inseguire la proposta sonora. Gli altri sono sicuro che
godranno dal primo all’ultimo secondo. “Side B”
è ancora un'altra storia. Difficile pensare di trovare altre
soluzioni, eppure gli Ex KGB riescono nell’intento.
Un disco che è un susseguirsi di diapositive sonore, non meravigliatevi
se alla fine dell’ascolto vi sentite sazi ed appagati, perché
in effetti vi siete fatti una bella scorpacciata di generi. Così
è. MS
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