Rock Impressions

Francesco Ferrazzo - Goccia Dopo Goccia

FRANCESCO FERRAZZO - Goccia Dopo Goccia
Selfproduced

Distribuzione italiana: -
Genere: Cantautore
Support: CD - 2011

La musica italiana è uno dei più strani fenomeni culturali su cui poter dibattere. Il cantautoriato deve avere sia il giusto feeling con l'armonia che con il testo, il tutto a favore di ritornelli spesso ruffiani e carta carbone. Si parla spesso di amore e di ciò che gira attorno al sentimento, più o meno con adeguata fantasia. Questa non è la maggioranza di chi si espone in questo genere, intendiamoci, ma sembra una regola alla quale anche il pubblico usufruitore è legato. Perchè esordisco questa mia analisi del disco "Goccia Dopo Goccia" dicendo che la musica italiana è uno strano fenomeno è presto detto, semplicemente perchè quando in quella regola si vanno ad infiltrare sonorità più ricercate, oppure un testo più ficcante, il giocattolo sembra rompersi.

Ecco che esce allo scoperto il termine "impegnato", quello che se te lo cuciono addosso poi è come il campanello del lebbroso. Francesco Ferrazzo è differente, riesce a dosare con gusto ed intelligenza tutti gli ingredienti nominati, riuscendo a comporre musica calda, coinvolgente e da cantare. Il cantautore di Verbania studia pianoforte sin da piccolo e suona negli anni in svariati gruppi Pop Rock, per poi collaborare anche con la cantautrice Luisa Parrelli. La critica lo incontra nel 2001 e nel 2002 fra il Festival Premio Di Recanati ed il Premio Lunezia 2002, mentre nel 2005 è la volta della partecipazione al Premio De Andrè, il tutto sempre giungendo alla semifinale. "Goccia Dopo Goccia" ha una lunga gestazione, di ben tre anni e comprende sette composizioni scritte nel corso di dieci anni.

"Guardarsi Dentro" è il primo brano e sfoggia sin da subito la capacità di Ferrazzo nel saper congiungere la musica con il testo in maniera equilibrata, dove l'uno sembra non poter fare a meno dell'altro per la giusta riuscita. Facile in certi versi accostarlo al primo Daniele Silvestri. Un ritornello semplice e ficcante esalta il movimento sonoro, che nella sua semplicità va comunque a ricercare anche un lato psichedelico non invadente. La title track è dolce e malinconica, con la voce calda di Ferrazzo rovistatrice dei pentagrammi di Ivano Fossati. "A Testa In Giù" esalta maggiormente la personalità dell'artista, ancora una volta legato alla melodia quasi sussurrata, alternato ad un vivace ritornello. Buono il solo di chitarra finale, degno suggello del brano. "Di Cosa Ha Bisogno La Gente" osa di più, anche nei testi. Scanzonata ed ironica è supportata da una ritmica più presente. "Stai Sereno" è semplice, in perfetto stile cantautoriale anni '70/80. Per ascoltare il lato più intimo di Francesco, bisogna giungere a "Tranne Che A Te", bel connubio voce e piano, che si evolve con delicatezza. Chiude l'album il breve "Departure", strumentale toccante e fugace.

"Goccia Dopo Goccia" ci presenta un nuovo artista a cui non serve gridare ne sparare effetti speciali per attirare l'attenzione di chi ascolta e di questi tempi non mi sembra una cosa da poco. Impegnato? Niente paura, piuttosto sincero e sintetico, il giusto che serve per emozionare. Dategli una possibilità perché lo merita. MS

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