I Fiaba con questo nuovo album ci regalano un'opera composta nel lontano
'95 un lavoro visionario e immaginifico di altissimo spessore, ma
talvolta anche di difficile lettura.
Il disco narra
la storia di Pauro, un viandante medioevale che, tornando a casa si
smarrisce nel bosco e cade vittima di un incantesimo operato da due
streghe. Grazie ad una pozione può entrare nel fatato regno
dei rospi e qui inizia un'avvincente avventura popolata da personaggi
misteriosi e oscuri, da animali che si spogliano della loro veste
naturale e che assumono ruoli simbolici, metafore delle nostre paure,
il risultato finale è un concept onirico degno delle grandi
opere di letteratura fantasy.
Un prodotto dal grande valore culturale, i testi sono da leggere come
un libro e possiedono una forza evocativa piacevole e sorprendente,
mentre le musiche sono complesse e articolate e rievocano le sfuriate
oniriche dei King Crimson e di un certo prog ruvido e scomodo, adatto
ad una storia inquieta ed inquietante. Le musiche sono strettamente
associate ai testi e viceversa e il disco non può essere compreso
nel suo valore senza tenere presente questa stretta relazione. In
questo senso avrei preferito l'utilizzo di musiche più varie,
di inserti dal sapore celtico o folk e di un suono meno metallico
delle chitarre, come ad esempio si sente nella quinta traccia, una
tarantella metallica sorretta da una chitarra stridente, ma è
questione di gusto perché i brani sono molto ben suonati.
La parte del leone la fa il batterista Bruno Rubino che ha composto
tutte le musiche e parte dei testi e si dimostra un artista completo,
oltre a dimostrare di possedere un'abilità tecnica mostruosa,
esaltata da ritmi e controtempi mozzafiato, molto d'effetto. Il cantante
Giuseppe Brancato è il coautore dei testi e ha un'impostazione
classica e recitativa piuttosto insolita e originale, ricca di pathos,
che conferisce spessore e vigore alla complessità dei testi.
Un disco unico nel suo genere, un capolavoro che dimostra, se ce ne
fosse bisogno, che la musica italiana è di altissima qualità
e che non ha nulla da invidiare alle produzioni straniere, spesso
prive di contenuti culturali di valore. Un disco che racchiude più
di un motivo per farsi amare. GB
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