Quando
ho preso in mano questo CD ho rimpianto amaramente di non avere avuto
una pinta di Guinnes in frigo da stappare per l'occasione, ma meglio
ancora sarebbe stato essere in un pub di Doolin, con un buon piatto
di cozze e pane nero insieme alla birra scura. Amo l'Irlanda e la
sua musica, il suo spirito ospitale e la sua fierezza, le sue melodie
senza tempo, fatte di una malinconia epica e struggente, i suoi paesaggi
sempre sospesi fra sogno e realtà.
I Flogging Molly si
inseriscono nella scia di gruppi che stanno traghettando il folk tradizionale
irlandese nella musica di oggi, rigenerando un genere che ha dimostrato
una sorprendente longevità e che oggi conta una schiera sempre
più vasta di ammiratori, vedi anche il fiorire di festivals
celtici anche nel nostro paese.
Il gruppo più vicino a questi sguaiati ragazzotti è
quello dei Pogues, ai quali si rifanno in modo molto diretto, proponendo
una coinvolgente fusione con il punk e l'hard rock, infatti, il gruppo
è composto per metà da strumenti tradizionali come il
mandolino, il violino, il flauto dolce e la fisarmonica e per metà
da strumenti moderni come la chitarra elettrica "terribilmente"
distorta, il basso eletrtrico e la batteria.
Per tutti gli amanti dell'irish sound questo disco è un vero
must, ma la vocazione fortemente rock di questo disco lo rende interessante
anche per tutti coloro che desiderano avvicinarsi senza traumi ad
una musica antica, ma ancora capace di regalare grandi emozioni. GB
|