Rock Impressions

Flora - Traettorie di Volano FLORA - Traettoria di Volano
Lizards Records
Distribuzione italiana: si
Genere: Jazz Rock - Progressive
Support: CD - 2009

Quanti ricordi nel volano, gioco spassoso soventemente eseguito in meravigliose giornate passate al mare. Ma dove cade il volano? Difficile da stabilire, cambia repentinamente di direzione e spesso rallenta inavvertitamente la propria caduta. Traiettorie spesso incalcolabili, proprio come l’andamento della vita. I Flora sono un sestetto di musicisti che affronta il discorso con i propri strumenti, descrivendo la traiettoria del volano con appropriata fantasia e varietà sonora. Eccoli dunque spaziare dal Jazz al Rock, fino a giungere al Pop con inaspettata naturalezza, proprio come fa il divertente gioco da spiaggia.

Si formano a Piacenza nel 1998 e producono tre demo, “Angosce in Posa B” (1999), “Signor Psiche” (2000) e “Fili Distanti” (2002). Nel corso di questi anni la band accumula esperienza, variando di stile, passando dal Post Rock al cantautorato. Solo nel 2005 viene alla luce il primo disco ufficiale dal titolo “Flora” (Lizards/Airbag), esecutore di un Rock dalle influenze Jazz. Negli anni si susseguono le esperienze live, le quali convergono definitivamente in questo risultato dal titolo “Traiettorie Di Volano”. No, questo non è un disco dal vivo, ma in esso si colgono le sfumature di coesione dell’evento, i ragazzi hanno saputo metabolizzare queste energie positive. Piero Beltrami (tastiere), Fabrizio Lusitani (chitarra), Pina Muresu (sax), Claudia Nicastro (voce), Paolo Nicastro (basso e voce) e Michele Tizzoni (batteria) sono gli artisti che compongono la band.

“Ed Hupper” apre l’album con delicatezza, spaziando fra il Rock ed il Jazz. Gli interventi del sax in questo strumentale, fanno perfino affiorare alla mente alcune cose dei Supertramp. “Volano” propone una visione della vita di coppia fra il bianco ed il nero, rabbia ed amore, inevitabili antipodi fra uomo e donna, sensazioni quotidiane razionalizzate nella inevitabile altalena della vita, descritta egregiamente dalla voce di Paolo. Stupefacente la semplicità con cui si alterna il Post Rock ed il Jazz più pacato ed orecchiabile. Bella la breve “Baltico”, dove la voce di Claudia entra in frequenza con la struttura del brano. “Insalata N° 5” è un altro strumentale riscaldato da sax, dove per colpire non serve gridare e vi ritroverete a muovere il piede a vostra insaputa. Ma questa volta non vorrei descrivere tutto il disco, in quanto mi piacerebbe che foste voi, con la vostra curiosità, a scoprirne tutte le sfaccettature (amate anche i Cranberries?). Mi ripeto perché tengo particolarmente a spiegare questo concetto, “Traiettorie Di Volano” è un lavoro semplice e complesso allo stesso tempo, dove molteplici sonorità si sposano fra di loro con inattesa naturalezza. Ogni volta che riascolterete questo disco, avrete sempre emozioni nuove ed una sensazione di appagamento piacevolissima.

La musica è soprattutto questo ed aggiungeteci anche una buona produzione sonora.
Cosa volere di più da un disco? MS


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