Rock Impressions

Gentleman’s Pistols GENTLEMAN'S PISTOLS - Gentleman's Pistols
Rise Above
Distribuzione italiana: Audioglobe
Genere: Hard Rock
Support: CD - 2007


Quando ho messo il cd dei Gentleman’s Pistols nel lettore del cd per un attimo ho pensato si trattasse della ristampa di un oscuro album dei seventies rimasto nascosto per tutto questo tempo su qualche polveroso scaffale, anche la foto del gruppo fa pensare a qui mitici anni col loro look freakettone e “fuori” in tutti i sensi.

Sempre più incuriosito mi sono calato nell’ascolto del cd restandone affascinato brano dopo brano. Le danze si aprono con la furiosa “Just A Fraction”, sembra un concentrato della storia dell’hard rock, riffing stoppato e un giro ritmico selvaggio, solido e inattaccabile, da manuale. “Out of the Eye” è un altro classico brano pulsante alla Deep Purple, sembra proprio che per questi musicisti il tempo non sia passato, anche i suoni sono proprio quelli di allora, la stessa distorsione delle chitarre che non ha quel gracchiare metallico di oggi, che appiattisce tutti i dischi. “Heavy Petting”, niente a che vedere col gruppo ottantiano, è un blues low tempo e sporco con un testo delirante che inneggia al titolo associandolo alle situazioni più disparate, sesso e rock!!! “Widow Maker” ha un riffing americaneggiante che si stampa subito nel cuore, ancora una volta è il magico sound di questi “bad guys” a colpirmi. Un attimo di pausa con la lenta “The Lady”, poi la corsa riparte con “Lying and Fooling”, questi ragazzi sono “sporchi” e “cattivi” e lo dimostrano. Le emozioni forti continuano con “Mistress Mistrust” e con “Creamy Lid”, così come anche el conclusive “Vivid Wonder” e “Parking Banshee”. Non ci sono riempitivi, ma solo tanta passione.

Ogni pezzo ha una sua fisionomia e può essere letto come personale tributo ad un genere che ha infiammato i cuori di milioni di giovani in tutto il mondo e che ancora oggi, dopo tanti anni, influisce sul modo di fare musica. I brani sono brevi e concisi, dieci traccie per poco più di trenta minuti di musica abrasiva e rovente, un po’ come avveniva nei cari vecchi dischi in vinile che raggiungevano a malapena i quaranta minuti, ma che riempivano ugualmente il cuore. GB


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