Il secondo disco dei pisani Germinale è uno dei migliori esempi
di Progressive Italiano degli anni ’90. Non che abbia qualche
innovazione particolare al suo interno, nessuna sperimentazione e
tantomeno delle scelte coraggiose, ma esso è il riassunto di
tutto quello che il Prog ha elargito nel corso della sua lunga esistenza.
Ecco allora troneggiare i Genesis, i Gentle Giant, i Jethro Tull ed
i Van Der Graaf Generator, ovviamente il tutto shekerato con il nostro
inconfondibile stile mediterraneo. Mellotron, flauto, piano, chitarre
acustiche ed elettriche, il tutto al servizio della melodia, l’arma
vincente di questo disco.
Mare, dolcezza e chitarre acustiche nel breve intro dal titolo “Il
Già Sentito E Il Non Ancora” ci porta nel mondo dei Germinale.
Apre ufficialmente “1° Maggio”, assieme al flauto
di Alessandro Toniolo (voce) e personalmente resto attratto dalle
sonorità che non distano molto dal sound PFM e Banco Del Mutuo
Soccorso. Importante l’uso delle tastiere da parte di Andrea
Moretti, gradevoli soprattutto durante il colloquio con il flauto.
Nei quasi dieci minuti di questa canzone gli anni ’70 accarezzano
il pensiero, alternando frangenti ad alto volume ad altri più
pacati.
“D’Ombra, Vapori e Sabbia” è più caparbia
e mette in evidenza l’ottimo lavoro della ritmica composta da
David Vecchioni alla batteria e da Marco Masoni al basso. Davvero
bello l’assolo di batteria e flauto, interessante l’intreccio
sonoro che ne scaturisce, ancora una volta dal sapore antico, specie
nella chitarra Hackettiana di Salvo Lazzara. Travolgente il crescendo
sonoro, quasi ipnotico e psichedelico. Uno dei momenti più
alti dell’intero lavoro. Torna la quiete con “Eleonora”,
brano acustico da ascoltare ad occhi chiusi, ancora una volta i Genesis
di Peter Gabriel passano inesorabilmente nella memoria.
I Germinale si trovano bene sia nei brani più brevi che nelle
minisuite, “Le Onde , Respiro Del Mare” ne è un
valido esempio, l’impatto sonoro delle tastiere colpiscono con
decisione ed il cantato recitato ben si adatta al contesto.”Dionisio
Inquieto” è un'altra composizione semiacustica dove ancora
una volta si strizza l’occhi alla PFM. I ragazzi godono tuttavia
di buona personalità , risultando variegati e melodici allo
stesso tempo, un Prog adatto sia per i palati più sopraffini
che a quello dei meno esigenti, ossia per tutti coloro che la formula
canzone è comunque importante. Si affacciano i Gentle Giant
in “Malcreanza” e pure i King Crimson, una composizione
che alterna ritmiche differenti e coinvolgenti. Ma veniamo a “Avant-Grado”,
sicuramente uno dei momenti più alti del Progressive Rock Italiano.
Semplicemente da pelle d’oca il fraseggio fra piano e flauto,
una musica senza tempo, impossibile non paragonarla a quella del piano
di Nocenzi (Banco).
I Germinale hanno fatto nella loro carriera tre album e tutti di buon
livello, ma questo “E Il Suo Respiro Ancora Agita Le Onde”
è decisamente sopra le righe. Consigliatissimo a tutti, sia
a chi si vuole avvicinare per la prima volta a questo ramo colto del
rock, che ai veterani e nostalgici dei tempi che furono. Lasciatemi
fare solo un appunto… ma perché cari Germinale non vi
sentiamo più con nuovi lavori? Ci mancate. MS |