Rock Impressions

Greath White - Back to the Rhythm GREAT WHITE - Back to the Rhytm
Frontiers
Distribuzione italiana: Frontiers
Genere: American Hard Rock
Support: CD 2007

La Frontiers si sta candidando ad essere la label delle reunion “impossibili”, oggi è il turno dei Great White che festeggiano il venticinquesimo, uno dei migliori gruppi di hard rock americano, che tanti cuori aveva scaldato negli anni ’80. Da allora sono rimasti solo il cantante Jack Russel e il chitarrista Mark Kendall, ma tanto basta.
Il loro sound è un focoso mix di tradizione, con Stones e Aerosmith in testa, il risultato è un rovente hard blues, fin dalle prime note che escono dai solchi del cd si capisce che la classe di questi rockers è rimasta intatta, anzi il tempo sembra aver dato nuovi stimoli e nuova energia, il sound è classico e graffiante al tempo stesso. I nostri hanno avuto una carriera che è partita subito molto forte con più di un disco d’oro certificato, ma come sappiamo questo non è sempre garanzia assoluta, ma Russel e soci sono ancora in pista e vogliono dimostrare di avere ancora molte cartuccie da sparare.

Ecco allora che si parte con l’anthemica title track, si rallenta con la romantica e rockeggiante “Here Goes My Head Again”, che propone delle splendide linee vocali. Ma è l’hard rock incisivo di “Take Me Down” ad affascinare ancora dopo tanti anni, anche se il giro di chitarra è uno dei più scontati possibili. Troviamo ancora rock romantico con la struggente ballata “Play On” e poi ancora con la malinconica “Was It the Night”, ma il lato che preferisco è quello più vitale di brani come “Still Hungry”, scontati quanto si vuole, ma che funzionano sempre. Da qui alla fine del cd le cose non cambiano più molto, carina la bonus track che mostra un lato più ruvido della band e una volta tanto non è solo un riempitivo. In chiusura troviamo l’acustica “Just Yesterday”, spegnete le luci e cominciate a sognare.

A volte il gruppo mi ricorda una versione malinconica (in senso di romantica) dei ZZ Top era Eliminator, complessivamente ho trovato l’album troppo sbilanciato verso questo lato intimista, avrei preferito più concretezza, ma devo anche ammettere che il disco mi è molto piaciuto. Back To The Rhythm mantiene quello che promette, si torna “indietro” e infatti l’album non segna un passo avanti, questo piacerà soprattutto ai nostalgici di certe sonorità, se vi piace è così: hard rock americano al 100%. GB


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