Rock Impressions

Grinning Shadows GRINNING SHADOWS - Elegy in Blood
Selfproduced

Questo giovane gruppo mantovano debutta nel genere gothic metal con un cd autoprodotto di buon spessore. La scelta del doppio cantato maschile e femminile, con un’impostazione metal sinfonico risultante dall’incrocio fra il power metal, il black e alcuni accenni di gothic (per la verità piuttosto velati) non è molto originale di questi tempi e la sensazione è che la band si voglia inserire in un panorama già molto affollato, non che questo sia un male, ma sarà molto più dura riuscire ad emergere.

Nel cd vengono proposti dodici brani per quasi un’ora di musica. I pezzi sono abbastanza vari e anche le linee vocali propongono soluzioni diverse senza ripetersi troppo come avviene in molti album di questo genere. Dopo un intro dal gusto neoclassico parte “Vanity Ablaze” in doppia cassa, il singer Mario Farina (ex Silent Victory) ricorda vagamente King Diamond (escluso il cantato in falsetto) su un solido metal sinfonico, poi nell’intermezzo entra il cantato classico di Sara Rossi su un’atmosfera molto poetica. “The Haunted Lake” presenta elementi black, il cantato si fa più aspro, mentre il brano è diviso in due parti con la prima lenta e la seconda più veloce. “Memories of Sorrow” è introdotta da un’agelica Sara, molto ispirata, il ritmo però è piuttosto incalzante e toglie magia all’atmosfera, poi entra Farina con un piglio rabbioso e riporta il pezzo su canoni precedenti. Non male “Fugue – part I” con un riffing molto maideniano. Senza voler fare un track by track ho presentato quelli che sono gli elementi salienti del sound dei Grinning Shadow, che accostano la band a nomi del calibro di Epica, Evergrey e Nightwish, solo per dare qualche riferimento, forse la pecca principale è il predominante cantato maschile su quello femminile, un maggiore equilibrio sarebbe stato più armonico. Il gruppo è abbastanza coeso, anche se a livello di insieme si sente che c’è spazio per crescere.

In una scena già satura è difficile dire se questi volonterosi ragazzi sapranno ritagliarsi uno spazio duraturo, per quanto mi riguarda credo che dovrebbero abbandonare i percorsi battuti da altri e cercare uno stile più personale per riuscire a farsi notare, le potenzialità ci sono. GB

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