Considero
questo gruppo come uno dei più interessanti fra quelli usciti
negli ultimi anni insieme ad artisti come i Cruachan. Trovo che il
crossover fra le musiche medioevali e folk e l'heavy metal abbia ridato
vita a quest'ultimo genere offrendo nuove potenzialità evolutive.
Questo sesto album è molto heavy, conosco superficialmente
i lavori precedenti per cui non posso fare dei confronti diretti,
ma ho l'impressione che il gruppo sia ulteriormente maturato, che
abbia acquisito una maggiore sicurezza compositiva.
Brani come l'iniziale "Wind" e la successiva "Krummavisur"
sono di grande impatto, con momenti folk e medioevali appena accennati.
Atmosfere fortemente gotiche e spettrali che trovano nei cori epici
il loro apogeo. Le cornamuse di "Lebensbeichte" alternate
al riffing metallico non possono non far pensare a film come Braveheart
o alla battaglia iniziale del Gladiatore, momenti storici dove a scontrarsi
non erano solo due popoli, ma colture diverse, diversi stili di vita
aprendo ferite che non si sono mai sanate del tutto. La quarta traccia
è una bella ballad con grandi cori, sembra un canto trionfale
celebrativo di gesta eroiche. "Stetit Puella" ritorna a
ritmiche heavy serrate e piuttosto moderne, un connubio vincente fra
passato e futuro perché la musica, al di la delle stupide barriere
fra i generi, è una sola con un grande cuore. "Vollmond"
è il brano guida del disco ed è uno di quelli più
ritmati, fatto per esaltare le platee di fans e per conquistare nuovi
seguaci, non a caso nel CD è nascosta una traccia interattiva
molto ben fatta che contiene oltre a varie informazioni sulla band
il video di questo brano più un video con intervista e behind
the making of. "Omnia Sol Temperat" è un'altra killer
track di grande impatto, come anche in altri brani del presente CD,
le liriche di questa traccia sono prese dai famosi Carmina Burana.
Purtroppo il booklet è in tedesco, ma si riesce a cogliere
che dietro alla composizione delle tredici canzoni c'è un grande
lavoro di ricerca, il che conferisce un certo spessore culturale.
Questi guerrieri germanici, un po' menestrelli e un po' saltimbanchi,
hanno saputo acquistare rispetto e stima sia di critica che pubblico
con una buona serie di uscite di alta qualità. Voi cosa aspettate
a farvi conquistare dalla passione diffusa dai gelidi venti del nord?
GB
Altre recensioni: Seven
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