Ci vuoi raccontare
come è nato il vostro gruppo?
All’inizio
l’idea era che gli Irfan fossero un side project di Ivaylo Petrov,
che a quel tempo si esibiva da solo, a cui avrebbero partecipato Kiril
Bakardjiev, che faceva parte degli Zaratustra, e Kalin Yordanov, che
militava negli Isihia. La nostra intenzione era di dar vita ad un
progetto musicale e audiovisivo sperimentale, ma dopo aver incontrato
Denitza Seraphimova, che all’epoca faceva parte del gruppo Om,
e aver iniziato con lei a registrare il brano “Monsalvato”,
era il mese di Febbraio del 2002, di fatto avevamo dato vita agli
Irfan. Molto presto ognuno lasciò il gruppo o il progetto precedente
per iniziare a creare la nostra musica in questo gruppo veramente
nuovo.
Ci
puoi dire qualcosa sulle canzoni del prossimo album?
Il nosro secondo album sarà piuttosto diverso. Ci
saranno da un lato molti riferimenti alla musica orientale e molti
sapori diversi e dall’altro ci sarà molta attenzione
alla musica medioevale, il tutto in modo nuovo e diverso rispetto
al passato.
Come componete le vostre canzoni?
Ogni membro del gruppo è ugualmente coinvolto nella
composizione dei nostri pezzi.
Che tipo di musica state cercando?
Noi collezioniamo e ascoltiamo molta world music, musica
antica, jazz, industrial, new e dark wave, ambient e musica elettronica
e anche un po’ di hard core.
Nel vostro album ci sono molti riferimenti alla musica folk
e tradizionale, mi puoi dire qualcosa di più sul vostro interesse
per questi generi musicali?
Noi siamo piuttosto collegati alle tradizioni folcloristiche
della Bulgaria, ma allo stesso tempo siamo molto interessati anche
a quelle di tutta l’area dei Balcani, dell’Asia Minore,
del Caucaso, del Near East, dell’Asia Centrale, del Nord Africa,
del Nord Europa e del Centro e Nord America. Noi crediamo che tutte
queste culture tradizionali, che purtroppo stanno scomparendo, siano
gli ultimi elementi sopravvissuti dello spirito, dell’antica
sensibilità e dello stile di vita dei vecchi e arcaici modelli
di pensiero, di etica e di comportamento. Per questo motivo siamo
così coinvolti nell’esplorazione di queste tradizioni.
Ascoltando la vostra musica ho trovato anche molta spiritualità
e credo che questo aspetto sia fondamentale per poter capire il vostro
progetto musicale, sei d’accordo?
Noi crediamo fermamente che comporre ed eseguire della musica
sia un atto profondamente spirituale. Nella concezione medioevale
dell’arte, secondo la tradizione Cristiana Orientale, ogni gesto
dell’artista era ritenuto un’azione spirituale attraverso
il quale l’artista o compositore era un veicolo e un mezzo per
comunicare un messaggio soprannaturale. Proprio per questo motivo
molti autori di quel periodo sono restati anonimi.
Per voi, nella vostra vita, quanto è importante l’aspetto
spirituale?
Per noi la vita senza l’aspetto spirituale non ha molto
senso di essere. E’ come se fosse una forma vuota senza contenuto.
Avete una filosofia, qual è la vostra visione del mondo?
Il mondo è un posto in cui è molto interessante
vivere.
Che tipo di responso avete alla vostra musica?
La nostra speranza è che il messaggio senza confini
della nostra musica possa raggiungere i cuori delle persone che si
accingono ad ascoltarci.
Come siete entrati in contatto con la Prikosnovenie?
Ci piace lo stile e la linea artistica di questa etichetta,
per questo motivo abbiamo deciso di inviare loro un demo del nostro
primo brano. A loro è piaciuto e così ci hanno invitato
a partecipare alla compilation Fairy World Vol.1, dopo di che abbiamo
firmato il contratto.
Quali sono gli artisti che vi hanno maggiormente influenzato?
Ci sono molti artisti dall’antichità ai giorni
nostri che ci hanno ispirato, ma forse tu intendi in particolare quali
compositori di musica e quali interpreti. Ecco i primi che mi vengono
in mente (alcuni del passato e altri contemporanei): Ioan Kukuzel,
Hildegard von Bingen, Kassia, Jaufre Rudel de Blaye, Walther von der
Vogelweide, Alfonso X El Sabio, Luis del Mila, Alonso Mudarra, John
Dawland etc.; Luis Delgado, Soeur Marie Keyrouz, Jordi Savall, Jan
Garbarek, Mari Boine, Brendan Perry and Lisa Gerrard, Susan Deyhim,
Anouar Brahem, Hector Zazou, Vas, Denez Prigent, Madredeus, Massive
Attac, Depeche Mode, Ministry, Faith No More, Coil, Swans, Billy Laswell
etc.
Com’è la scena musicale attuale nel vostro paese?
La musica Bulgara è il chiaro riflesso della società
post comunista Balcanica in un periodo difficile di passaggio e transizione.
Cosa ci dobbiamo aspettare dal vostro futuro?
Un secondo album con l’etichetta Prikosnovenie e speriamo
di poter fare un piccolo tour in Europa.
Ciao e grazie.
GB
Recensioni: Irfan; Seraphim;
The Eternal Return