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A volte ritornano....
Ci sono argomenti che non passano mai di moda, perchè legati
alla nostra esistenza terrena. Cantare la morte, è possibile?
Certamente, specie se chi lo fa ha un nome altisonante quale Antonio
Bartoccetti in arte Antonius Rex, padre del Dark Prog italiano. Il
chitarrista compositore marchigiano è fra i primi a cantare
di esoterismo nel Rock italiano, possessioni et similia, ferrato sugli
argomenti in quanto studioso di filosofia al riguardo.
Proprio Jacula è la prima creatura che lo ha reso famoso agli
occhi del pubblico gia nel 1969 con "In Cauda Semper Stat Venenum"
e poi nel 1972 con "Tardo Pede In Magiam Versus", album
ristampati dalla nostrana Black Widow. Cantare la morte è davvero
agghiacciante, specie nelle grida finali dell'esorcismo "Possaction",
quello di una ragazza poi deceduta per suicidio nel dicembre del 2010,
così narra la storia e recita il nuovo Jacula.
Jacula ritorna ed è anche un personaggio di fumetti erotici
di fine anni '60, primi '70, creatura che calza a pennello alle storie
di Bartoccetti e per la sua Gibson. Antonius Rex ci viene incontro
nei negozi di dischi nel 2009 con "Per Viam", racconti esoterici
di terrore, lasciando oggi spazio a "Pre Viam" che comunque
la vedi è sempre l'anagramma di "Vampire". Ma ci
sono notevoli novità in ambito di line up negli ultimi tempi,
la dipartita della storica Doris Norton per lasciare spazio alle tastiere
di Rexanthony, figlio di Antonio, attivo anche in fase di scrittura.
In ambito squisitamente strumentale, l'artista intelligentemente non
ricalca gli stilemi organistici dei primi due dischi, ma si espone
in maniera più attuale, grazie all'apporto del Minimoog e anche
all'uso dell'Hammond. Suono più fresco che comunque non va
a scalfire l'aurea Dark del concept sonoro, bensì lo arricchisce.
La band è completata da Florian Gorman alla batteria e dalla
medium Monika Tasnad, importante per i contatti di Bartoccetti.
Il cd è suddiviso in sette tracce e si apre con "Jacula
Is Back", il mistero delle tre "V". Orrore fra arpeggi
e profumo di periodi passati, medioevo granificato dall'incedere truculento
del riff metallico della chitarra. O mio signore ...Non può
essere vero, "Pre Viam" incombe spettrale e l'uso delle
tastiere di Rexanthony evocano anime e strizzano l'occhio a passaggi
cari anche ai Goblin. Il bacio della signora in nero ("Blacklady
Kiss") è comunque amore, la sua voce, quella dell’ospite
cantante Blacklady, raggela il sangue, ma è amore, oscuro ed
inesorabile. Tastiere in ognidove, rintocchi di campana, andamento
caracollante e cantilenante. Delirio? No, sempre amore, visto da Antonius
Rex e dalla chitarra che corona spettacolarmente il finale del brano.
L'apice dell'ascolto si raggiunge con "Deviens Folle", strumentale
toccante e profondamente lucido nella propria goticità, un
piano che suona in una foresta bagnata...suggello del concetto del
Prog visto con gli occhi di Jacula. La voce femminile che si ascolta
è della seconda ospite Katia Stazio, che canta anche nel brano
“Pre Viam”.
L'odore del buio è forte, per chi lo sa captare. Nella Pioggia
ci sono le profezie delle tre streghe, "In Rain" è
composta dalle tastiere sostenute ed ecclesiali, anche con cori gregoriani,
per poi lanciarsi in un cammino Progressivo di buon livello ed in
crescendo. Si culmina con l'assolo di chitarra davvero coinvolgente.
Sempre tasselli emotivi compongono il cammino di "Pre Viam",
con "Godwitch" è la pioggia la prima protagonista,
anche lei ha un canto, più sofferto e lacrimale, poi il piano
estrapola sensazioni malinconiche che a loro volta lasciano spazio
ad interventi di Psichedelìa anni '70. Uno dei frangenti più
Prog dell'intero percorso. Chiude il mondo della possessione, quel
"Possaction" al quale mi riferivo all'inizio. Straziante
e raggelante.
Questo di Jacula è un genere di nicchia, non aperto ad ogni
tipo di pubblico, va compreso ed ascoltato con attenzione, potrebbe
urtare contro certa sensibilità. Per gli amanti della buona
musica e del Prog e dintorni invece consiglio l'ascolto, perchè
la mente si lascia trasportare ed è come vedere un film dell'Horror,
a chi non piace a volte essere spaventato? “…Jacula is
back… e noi l’ascoltiamo. MS
Interviste: 2012
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