| Per il terzo album la band campana ha spinto l’acceleratore 
            sul metal, restando sempre in ambito dark. La formazione si è 
            arricchita con l’aggiunta in pianta stabile di Giovanni Costabile 
            alle tastiere, mentre il chitarrista Nicola Vitale resta l’autore 
            di musiche e testi.
 
 La band continua a muoversi tra leggende e miti irpini, confezionando 
            dei testi efficaci in un metal sempre più potente e oscuro. 
            Si erano già fatti notare grazie al convincente debutto, ma 
            con questo nuovo capitolo possiamo constatare come la personalità 
            del gruppo sia sempre più matura. Impressiona la prova vocale 
            molto agguerrita di Raffaella Càngero, che davvero sembra incarnare 
            lo spirito di una delle “donne magiche” descritte nei 
            brani, del resto il nome della band è inequivocabile. Altro 
            aspetto da rilevare è la bravura di costruire testi in italiano 
            ben integrati nelle musiche, come a smentire che la nostra lingua 
            non sia adatta a contesti metallici. Meno doom rispetto ai due precedenti 
            lavori, ma non per questo meno oscuro, con qualche concessione folk 
            come in Io Sono La Strega.
 
 La band è entrata di diritto nel novero dei gruppi che rendono 
            grande il nostro panorama dark metal, una scena sempre più 
            ricca e intrigante, dove spiccano personalità di grande spessore. 
            GB
 
 Altre recensioni: La Janara; Tenebra
 
 |