Kari
ha militato nei The Third And The Mortal nel '94 ed ha inciso con
loro due albums, poi ha intrapreso una carriera solista molto acclamata
in patria, la Norvegia.
Con questo disco si rimette in gioco e tenta un nuovo percorso molto
intimista e sperimentale, arrangiamenti minimali e melodie soffuse
alla ricerca di una musica semplice e personale, quasi ambient e molto
vicina ad un ideale di purezza artistica, come se cercasse l'essenza
della musica e delle emozioni che questa può dare.
Le dodici tracce sono incantevoli e fresche, una personale via di
mezzo fra le melodie di Tanita Tikaram e il cantato di Enya, dolcemente
malinconiche e riflessive, anche se talvolta un po' ripetitive, mentre
la voce di Kari è sempre bellissima, esprime una grande passione,
uno spaccato del delicato animo femminile.
La musica contenuta in questo CD è lieve come la pioggia di
primavera, sembra fatta per rasserenare l'animo, non ci sono momenti
di tensione e questo per me è a volte è un limite, ma
chi è in cerca di tenerezza, mai sdolcinata, può trovarne
a piene mani in questo album molto raffinato. GB
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