INTERVISTA
CON DANIELE LIVERANI
di Giancarlo Bolther
Parliamo subito del tuo nuovo disco solista, com'è
nato?
Nel tempo libero mi diletto a scrivere piccoli racconti di
stile fantastico, anche se non propriamente fantasy, e nel '97 ne
ho scritto uno in diciotto capitoli dal titolo Daily Trauma. Il libro
narra di un viaggio onirico che il soggetto principale, Genius appunto,
fa attraverso un sogno. L'idea di questo disco nasce da questo racconto
e, quindi, è in gestazione da tantissimi anni. La base iniziale
non corrisponde a quello che ascolti oggi sul prodotto finito, perché
il progetto originale ha subito tante graduali trasformazioni. All'inizio
non pensavo di trasporre in musica il mio racconto, poi varie casualità,
fra le quali una determinante è stato l'incontro con il batterista
Dario Ciccioni, hanno dato vita al progetto. Ciccioni è un
vero portento, quando abbiamo iniziato a suonare insieme aveva solo
quattordici anni, pensa che suonava già come lo senti sul disco
oggi. Durante varie jam sessions ci siamo resi conto che uscivano
cose molto interessanti e della gran bella musica e così è
nata l'idea di musicare la storia, questo parallelamente all'impegno
con il mio gruppo principale che sono gli Empty Tremor. All'inizio
la prima idea fu quella di scrivere della musica strumentale che seguisse
la mia storia, con la produzione di un CD che contenesse una specie
di colonna sonora per il mio racconto. Fare un concept album non è
facile, corri il rischio di annoiare. L'argomento deve essere interessante,
perché te lo porti dietro per tutto il disco. Arrivati nel
'99 registrammo un master dal titolo Daily Trauma, appunto, ma che
per varie vicissitudini non fu mai pubblicato. Il risultato era molto
vicino al mio secondo disco solista uscito nel '99 per la Virtuoso
Records di Roma, era un disco che avevo registrato nel '95 a Los Angeles
con Joey Vera e Ricky Walking, che si sono alternati al basso, e Julio
Matis alla batteria, in quel periodo studiavo al GIT.A seguito della
mancata pubblicazione abbiamo deciso di ampliare il progetto in una
trilogia e di dare più voce e carattere ai vari personaggi
della storia, così con l'aiuto di Dario, che è un batterista
molto fertile, ho scritto trentatré pezzi per circa quattro
ore e mezza di musica. Le prime versioni sono state registrate con
dei cantanti molto bravi della mia zona. Questo è successo
nel '99, poi ho iniziato a fare il giro delle etichette, sia locali
che estere, e l'idea era quella di pubblicato così. In seguito
è arrivato il contratto con la Frontiers che ha creduto molto
in questo lavoro e ha voluto trasformarlo da un prodotto quasi underground
a uno di carattere internazionale. Hanno messo a mia disposizione
un buon budget per riregistrare il tutto ad un livello più
professionale. In definitiva ci tengo a precisare che questo disco
ha avuto molti livelli di preparazione, non è un prodotto commerciale,
non è nato da un'operazione fatta a tavolino per volere di
un'etichetta, che ha messo insieme tutti i tasselli. Prima che arrivasse
la possibilità di avere il cast di cantanti internazionali
molto interessante e un buon budget di produzione, c'è stato
molto sudore per più di tre anni di registrazioni e senza alcun
tipo di aspettativa.
Penso che ascoltando il tuo disco si senta che c'è
della vera passione dietro.
Però ci tengo a ribadirlo, perché è
facile credere che dietro tutti questi nomi ci sia la solita etichetta
che ha fatto il cast per sfornare un prodotto commerciale. Spero comunque
che sia come hai detto tu e che la gente si renda conto del lavoro
e della passione che stanno dietro al mio disco.
Come sta andando il disco?
E' un po' presto per dirlo ed è uscito anche in Giappone.
La distribuzione è molto buona e mi sto rendendo conto che
il lavoro fatto dalla Frontiers è buonissimo, hanno promoter
dislocati in tutto il mondo. Stanno facendo molto per me, pensa che
sono due mesi che alla sera faccio interviste e non esco più
di casa.
Ho notato che in questo progetto, a parte la batteria, hai
suonato tutti gli strumenti.
In questa rock opera suono basso, tastiere e chitarra, solo
la batteria è suonata da Ciccioni. E' un progetto dove mi sono
voluto sfogare, che ho sentito molto mio. In passato ho collaborato
con molti musicisti, ma questo progetto volevo che venisse esattamente
come l'avevo in testa. Non è stata una questione di egocentrismo,
volevo mettermi alla prova e cimentarmi anche con altri strumenti.
Cosa stai ascoltando in questo periodo?
In questi giorni sto lavorando sul terzo disco degli Empty
Tremor e sul secondo capitolo di Genius e non ho proprio il tempo
per ascoltare altra musica. Inoltre, sto scrivendo musica con Tommaso
Ermolli, un giovane chitarrista di Padova dal talento spaventoso,
un vero portento che suona come Satriani. Per adesso stiamo lavorando
su idee ancora in stato embrionale, ma in futuro potrebbe nascere
un nuovo progetto, è una situazione molto promettente, un po'
alla Racer X con due chitarre. Credo che sia uno dei pochi chitarristi
che abbia il mio stesso feeling musicale e mi trovo molto bene a lavorare
con lui.
Anche con gli Empty Tremor avete un nuovo contratto?
Si, anche col gruppo abbiamo firmato per la Frontiers e questo
mi conforta molto, perché con questa band abbiamo lavorato
tantissimo e spero che stavolta la distribuzione ci permetta di far
conoscere il nostro lavoro. Mi ricordo che Eros and Thanatos fu accolto
molto bene dalla critica, ma poi il disco non si riusciva a trovare
in giro.
Le cose non sono andate bene quindi con la Elevate Records?
Non è che non siamo stati contenti di loro, il business
è molto difficile oggi giorno, il mercato si è molto
ridotto, le vendite sono notevolmente calate ed è difficile
per un etichetta indipendente lavorare in questo contesto. Non credo
che dobbiamo lamentarci della Elevate Records, penso che loro abbiano
fatto tutto quanto era nelle loro possibilità, purtroppo ci
stiamo rendendo conto che Frontiers è una realtà nettamente
superiore e spero che ci possano aiutare a farci conoscere di più.
Hai avuto la possibilità di conoscere di persona gli
artisti che hanno cantato sul tuo disco?
No, non li ho incontrati di persona. Tenevamo i contatti
o per via telefonica o per e-mail e ognuno registrava dove si trovava
più comodo con propri produttori. Col senno di poi penso che
sia stata una scelta giusta. Non siamo riusciti a fare una sessione
con tutti gli artisti insieme, era praticamente impossibile a causa
dei vari impegni personali. Artisti come John Wetton, Steve Walsh
e i Grave Digger sono sempre in giro a suonare. Abbiamo lavorato a
distanza, c'è stato un gran lavoro su demo e di casting per
valutare i vari contributi e per capire a chi interessava veramente.
Per me, vedere che c'era comunque molto interesse è stata una
grande soddisfazione. Quindi ognuno ha scelto un suo produttore, un
suo studio locale, mentre io mandavo le basi e i testi. Alcuni hanno
anche voluto ascoltare le versioni demo che ho registrato con cantanti
locali. Hanno letto la storia e il copione e abbiamo parlato molto
al telefono per chiarire bene le caratteristiche dei vari personaggi.
Le sessioni restavano aperte per molti mesi, perché anche loro
volevano valutare il risultato finale e questi tempi lunghi hanno
consentito di lavorare con una certa tranquillità, ci sono
stati continui miglioramenti e aggiunte, in particolare per i duetti
su cui abbiamo lavorato duramente. Insomma, c'è stato un gran
lavoro di spedizione di spartiti, basi e demo e io coordinavo il tutto.
Gli artisti che hanno partecipato sono tutti affermati con
decine di dischi alle spalle, mentre penso che, almeno per loro, il
tuo nome sia ancora sconosciuto, come hai vissuto tutto questo?
L'emozione è stata tanta. Ho sempre avuto la consapevolezza
di non essere nessuno e che quello che mi stava capitando era molto
particolare, ma con molta onestà devo anche dirti che non ho
mai perso fiducia in me stesso. Quando compongo della musica riesco
molto ad immaginare in precedenza come sarà il risultato finale,
quindi lavoro molto di immaginazione, così c'era qualcosa che
mi diceva che questi cantanti erano veramente adatti e che le linee
vocali che avevo scritto erano quelle giuste per loro e penso di essere
riuscito a comunicare loro questa mia sicurezza. Senza peccare di
superbia penso che abbiano gradito quello che ho scritto per loro
perché artisti come John Wetton o Steve Walsh non avevano certo
bisogno di partecipare al mio disco per completare il loro curriculum.
Voglio pensare che tutti abbiano messo molto entusiasmo nel mio progetto
ed è quanto mi è parso di cogliere dai loro commenti
e pareri, spesso molto positivi e questa è stata davvero una
grande soddisfazione per me. Del resto la stessa Frontiers, dopo avermi
procurato i contatti, mi ha augurato "buona fortuna" nel
senso che non c'è stato niente di automatico o di scontato.
Non ho mai avuto dei momenti di panico anche quando dovevo parlare
al telefono con loro. Pensa che ho iniziato a studiare la chitarra
sulle linee di Trilogy dove canta Marc Boals e quando poi ho composto
delle linee vocali per lui ho provato un'emozione indescrivibile!
C'è stato qualcuno che ha rifiutato la tua proposta?
Si, ci sono stati alcuni come Gary Hughes, Tony Martin, Kip
Winger e un altro paio, ma alla fine abbiamo dovuto anche scartare
molti contributi, perché non c'era spazio per tutti.
Da quando siete partiti a lavorare coi cantanti internazionali
al prodotto finito quanto ci è voluto?
Il contratto è arrivato nell'autunno del '99, se non
mi ricordo male era in ottobre. In pochi mesi abbiamo fatto la produzione
della musica, poi è iniziato il casting e c'è voluto
circa un anno e mezzo per coordinare il tutto. Pensa che solo la selezione
del casting ha portato via quattro o cinque mesi.
Immagino che abbiate già fatto parte del casting anche
per i due nuovi capitoli, che nomi troveremo?
Ci saranno ancora i personaggi principali interpretati da
Mark Boals, Daniel Gildenlow e Steve Walsh e spero di riuscire a far
cantare ancora anche Midnight. Poi appariranno quattro o cinque nuovi
personaggi in base all'evoluzione della storia. Fra i nuovi nomi dovrebbe
esserci quello di Jorn Lande. Io avevo proposto anche soluzioni molto
coraggiose come Skin degli Skunk Anansie, poi nei miei sogni irrealizzabili
ci sarebbe poter avere un cantare particolare per uno shuffle con
un personaggio molto scherzoso, anche Geoff Tate mi piacerebbe molto,
ma mi rendo conto che sono sogni praticamente irrealizzabili. Comunque
i cantanti con cui siamo in contatto sono davvero molto bravi, quindi
non abbiamo problemi a creare comunque un cast molto interessante.
I due capitoli restanti quando usciranno?
Sono programmati per uscire con un anno di distanza l'uno
dall'altro, il prossimo uscirà nell'ottobre del 2003 e l'ultimo
nell'ottobre del 2004. Mentre il disco originario strumentale dal
titolo Daily Trauma, che è piaciuto molto a Frontiers, verrà
anch'esso pubblicato come bonus alla fine della trilogia. Del resto
questo disco è quello che ha dato vita a tutto il progetto
e i brani sono piuttosto differenti. In un certo senso si può
dire che fra la versione strumentale iniziale e il progetto finale
c'è lo stesso rapporto che intercorre fra i dischi dei Liquid
Tension e quelli dei Dream Theater.
E a livello di sonorità cosa dovremo aspettarci?
Beh, di sicuro la formula sarà simile a quella del
primo episodio, trattandosi di una opera in tre parti. Ad ogni modo,
in generale, il secondo episodio è mediamente più pesante,
più potente, in quanto gli eventi prendono un brutta piega
per i due protagonisti, che dovranno trovare in fretta una soluzione
a tutti i problemi che hanno scatenato....
Ci saranno anche parti orientaleggianti, visto che parte della storia
si svolge nel regno Asiatico dei Sogni!
Come domanda finale mi piacerebbe qualche anticipazione sul
successore di Eros and Thanatos?
Il nostro obbiettivo è di apportare un'evoluzione
al nostro stile, ma i nostri fan troveranno un album molto sincero
ed emozionante. Non troveranno più Giovanni De Luigi alla voce,
perché ha lasciato la band da anni oramai, ma di sicuro potranno
godersi un degno vocalist e anche se non posso anticiparti il successore
ti posso dire che ci sono grandi nomi in ballo!
La musica degli Empty Tremor e' sicuramente più progressiva
di Genius, continua una storia iniziata nel 1993 con Apocolokyntosys.
Una band "vera" non stravolge mai il proprio stile, a mio
parere lo evolve, ma non lo stravolge, se non perché forzato
dalle labels a farlo (purtroppo).
Ho sentito che stai realizzando un progetto con Steve Walsh,
cosa ci puoi anticipare?
Il progetto ha già un titolo: Khymera, è in
uscita a primavera per la Frontiers. Si tratta di una collaborazione
tra me e Steve Walsh dei Kansas su brani molto Aor scritti per l'occasione
da grandi songwriters tra cui Moroder, Peterik, Gioeli e molti altri.
Sarà di qualcosa di molto diverso da quello che faccio di solito,
ma mi è molto piaciuto mettermi alla prova con una disco decisamente
easy e rock. Ho cercato comunque di impreziosire il tutto con un gran
lavoro di chitarra molto moderno, ci saranno molti assoli e arrangiamenti
che piaceranno anche ai fan più prog metal dunque spero di
non deludere nessuno.
So anche che hai composto e registrato un brano dedicato a
Jason Becker uscito di recente per il vol. 2 della compilation tributo
al chitarrista malato della Lion Music...
Ho scritto quel brano (intitolato Meteor) con tutta la passione
e l'anima possibile ed è stato davvero bello poter contribuire
assieme a grandi chitarristi come Steve Vai Marty Friedman ecc. ecc.
Jason, a mio parere, è stato uno dei chitarristi più
rivoluzionari, maestosi musicalmente e tecnicamente e anche il più
sfortunato, purtroppo. Nella song che ho scritto ho cercato di imitare
il più possibile il suo stile, ho tentato di ricreare il suo
sound emozionante, che tanto mi ha insegnato e ispirato agli inizi,
verso la fine degli anni 80.Sono molto contento di aver ricevuto un
commento positivo al mio brano da lui in persona, è veramente
un grande! Tra l'altro Jason Becker, per coincidenza, è uno
dei personaggi che Genius incontrerà nel suo sogno nel secondo
episodio della rock opera. Questo episodio e sarà di molto
aiuto per i due protagonisti nella ricerca di una soluzione alla complicata
situazione creatasi nella realtà alternativa scovata da Genius.
Egli suonerà una breve song per Genius e anche in questo caso
cercherò di ricreare il feeling di questo grande chitarrista,
uno dei miei preferiti.
GB
Intervista 2004
Recensioni: Genius; Genius
II; Daily Trauma; Genius
III
Artisti collegati: Empty Tremor; Khymera
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