INTERVISTA
CON DANIELE LIVERANI
di Massimo Salari
Daniele, sei un ottimo chitarrista, ma soprattutto un polistrumentista,
prima di parlare del progetto Genius che ne diresti di fare un rapido
sunto della tua carriera di musicista per i nostri lettori?
Ho iniziato a suonare il pianoforte all'età di 6 anni,
studiando le nozioni teoriche e armoniche basilari. Nel 1987, all'età
di 17 anni, ho preso in mano per la prima volta la chitarra provando
ad applicare su di essa le nozioni che mi venivano dagli studi classici
precedenti. Ho aquistato il mio primo 4 piste ed ho iniziato a sperimentare
e registrare i miei primi brani chitarristici, ricordo ancora i miei
primi demo tapes 'Me and me too' e 'The last gift of my teens' recensiti
per la prima volta su HM, rivista oggi non più sul mercato,
dal buon Guarnieri nella rubrica Guitar Heroes... che tempi d'oro!
Sei anni dopo (1993) dopo 6 demotapes, ho vinto a Roma il concorso
nazionale indetto dalla associazione AWF "Italian best guitar
player", potendo usufruire di un viaggio e uno stage pagati al
GIT di LosAngeles. Sono rimasto a Los Angeles per un lungo periodo,
frequentando lezioni da molti dei migliori chitarristi della scena;
durante quel periodo (1993-94) ho avuto modo di mettere insieme la
line-up per produrre il mio primo progetto solista "Viewpoint".
Questo album avrebbe visto la luce solo successivamente, nel 1999,
grazie alla Elevate Records. Viewpoint è una sorta di progetto
progressive metal guitar-oriented, al quale hanno partecipato brillanti
musicisti quali il batterista Julio Mathis II , i bassisti Ricky Wolking
(Jennifer Batten) e Joey Vera (Armoured Saints e Fates Warning), io
mi sono occupato di chitarre e tastiere.
All'età di 24 anni ho iniziato a studiare in maniera seria
(già lo suonavo nei miei primi demo) anche il basso, e poco
più tardi la batteria: ho sempre amato sia la musica classica
che il buon rock metal, quindi anche tutti gli strumenti in esso coinvolti...
Poco dopo mi sono interessato ad una formazione locale di ragazzi
molto talentuosi unendomi a loro come tastierista e seguendoli nei
loro primi passi musicali... si tratta del gruppo Empty Tremor nel
quale tuttora milito e considero una realtà molto interessante,
creativa e di buonissima qualità musicale. Trascurando quindi
la grossa produzione amatoriale di demo-tapes e progetti musicali
che mi avevano visto coinvolto sin dal 1987, posso dire che la mia
carriera ufficiale a livello di pubblicazioni ha inizio nel 1997,
con la release dell'album "Apocolokyntosys" degli Empty
Tremor (uscito in Europa per PickUp/Rising Sun e in Giappone per Fandango
Records). Successivamente, nel 1999, ha visto la luce grazie a Elevate
Records,anche il mio album solista "Viewpoint" (risalente
al periodo GIT 1993/94). Nei primi mesi del 2000 ho poi prodotto e
registrato il secondo album della mia band Empty Tremor "Eros&Thanatos",
uscito per Elevate/SPV records. Agli inzi del 2001 inizia la mia preziosa
collaborazione con Frontiers Records che mi porterà a pubblicare
anche il terzo disco 'The Alien Inside' con gli Empty Tremor, con
un cambio di line up, alla voce entra infatti Oliver Hartmann (ex
Atvance). Ho anche un secondo disco solista pronto dal 1999, "Daily
Trauma", che è stato appena pubblicato da Frontiers Records
il maggio scorso. Questo album è il risultato delle prime sperimentazioni
musicali sul concept dell'attuale Genius che ho vissuto tre anni fa
assieme al giovanissimo Dario Ciccioni, batterista dal talento incredibile
che avrebbe poi suonato anche i tre episodi della Genius Rock Opera
dei quali 2 hanno già visto la luce sempre con Frontiers records.
"Daily Trauma" può essere visto come una sorta di
prologo ai tre episodi dell'Opera, poiché contiene molti degli
embrioni delle idee e delle atmosfere che sono state poi sviluppate
e rielaborate in quello che è diventata la Genius Rock Opera
Trilogy. Vorrei rimarcare il fatto che l'incontro con Dario e le nostre
jam-sessions iniziali siano state forse uno dei principali motivi
per il quale ho intrapreso l'avventura di questo nuovo e ambizioso
progetto parallelo alla mia band Empty Tremor: ho subito avvertito
che io e lui saremmo stati in grado di produrre ottima musica, dato
che già i nostri stili, i nostri gusti musicali, le nostre
emozioni erano perfettamente complementari nel momento della creazione
e dell'improvvisazione!
Per quanto riguarda ulteriori produzioni, ho avuto l'onore di produrre
e registrare il nuovo progetto con Steve Walsh, Khymera, che è
stato pubblicato nei primi mesi del 2003. Anche in questo progetto
ho suonato chitarre, basso e tastiere, mentre le parti di batteria
sono state suonate da Dario Ciccioni, stesso team e stile di produzione
di Genius in pratica. La Genius Rock Opera mi sta comunque tenendo
occupato dal 1998, con tutte le fasi di creazione e pre-produzione
della storia, definizione dei personaggi, musica, linee vocali e testi
che hanno preceduto la release... un lavoro titanico che è
passato attraverso tanti livelli e tante avventure... ne esiste infatti
anche una versione preprodotta e cantata da cantanti locali, non mi
aspettavo certamente che il progetto sarebbe arrivato ad includere
un dream cast come quello che hai potuto sentire... è stata
una evoluzione lenta... ma molto divertente ed emozionante. Genius
è nato piano piano ed ha avuto tante reilaborazioni, credo
che grazie a questo la maturità musicale del progetto ne abbia
giovato dal punto di vista compostivo.
Fra i
tuoi demo dei primi anni '90, qual è quello a cui sei più
affezionato e perché?
Direi che sono affezzionato a tutti i demos, sono davvero
le pietre miliari della mia evoluzione e del mio percorso musicale,
in essi ricordo tutte le sperimentazioni e i passi in avanti che anno
dopo anno sono riuscito a conseguire e soprattutto sono davvero una
testimonianza di dedizione e tanto amore per la musica e per la creazione
in genere. Se dovessi scegliere un demo in particolare però,
forse sceglierei il secondo intitolato 'The Last Gift Of My Teens'
del 1989, perché è l'espressione di un momento particolarmente
ispirato dell'epoca, e inoltre credo che ci siano delle melodie e
delle idee particolarmente fortunate, che infatti ho ripreso e inserto
del mio debuto album chitarristico Viewpoint.
Nel 1995
hai formato gli Empty Tremor, proponendo un sound Metal Prog a tratti
riconducibile ai Dream Theater, secondo te è possibile immaginare
il prog metal senza il loro contributo?
Beh
direi che i Dream Theater hanno proseguito e potenziato quello che
già i Rush, Marillion, Kansas e molti altri avevano iniziato,
ma credo che in effetti la loro rielaborazione e il potenziamento
di alcune sonorità unitamente con la geniale creazione di riffs
e di songs memorabili abbiano aperto la strada per nuovi lidi da esplorare
in ambito progressive metal. Credo proprio che siano stati importanti
e molto influenti su tutto il prog metal degli anni 90...forse il
prog metal avrebbe preso strade diverse senza il loro apporto, questo
credo che sia insindacabile.
Nel neo
classicismo, chi ti ha influenzato maggiormente?
Premetto
che sono partito dalla classica, come pianista, quindi le mie influenze
principali risalgono direttamente ai classici che ho interpretato
durate tali studi come Bach, Mozart, Chopin, Beethoveen, Debussy ecc,ecc.
Quando mi sono poi avvicinato al mondo metal devo dire che Malmsteen,
Mc Alpine e Moore sono stati i primi ad influenzarmi a livello di
chitarristi... poi ho scoperto Jason Becker e Marty Friedman e da
loro ho davvero imparato tanto in termini di creatività ed
espressività applicata alla tecnica non fine a se stessa.
"Viewpoint",
bell' album solista del 1999, mette alla luce la tua grande preparazione
tecnica, ma non pensi che tutto questo muro sonoro possa soffocare
il lato compositivo dei brani lasciando l'ascoltatore un poco annoiato?
Beh,
senzaltro nel periodo di Viewpoint ero al massimo della mia sperimentazione
tecnica, ad ogni modo non mancano le melodie in quel disco e devo
dire che tutto sommato sono contento di quella produzione, che risulta
comunque essere il mio primo passo in ambito professionale a tutti
gli effetti. Era il periodo in cui tentavo di dare il massimo sotto
tutti gli aspetti della ricerca sia tecnica che sonora delle possibilità
della mia chitarra... probabilmente è un disco più per
chitarristi che per ascoltatori generci.
Di tutti
i progetti che hai messo in piedi a quale sei più affezionato
e perché?
Non
ho una classifica vera e propria di gradimento, sono molto coinvolto
e appassionato in tutti i progetti che seguo, soprattutto perché
si tratta di diversi tipi di progetti che mi danno anche diversi tipi
di stimoli e di gratificazioni. Forse il porgetto Genius lo sento
più mio, anche perché mi sono occupato di tutto il songwriting
ed ho suonato quasi tutti gli strumenti... non per questo lo ritengo
però il più importante, è solo uno dei diversi
modi in cui mi esprimo ed affronto la musica.
Parliamo
ora del tuo ultimo "The Alien Inside" con gli Empty Tremor,
a me sembra che l'ingresso di Oliver Hartmann come cantante abbia
molto giovato al risultato complessivo del disco, come mai questa
scelta?
Oliver
è semplicemente perfetto sotto tutti i punti di vista per il
nostro sound, inoltre è professionale, preciso e molto amichevole,
una persona eccezionale. Ha messo davvero tanta passione nella registrazione
delle sue parti ed il risultato è stato davvero strepitoso
a nostro parere, spero che i nostri fan abbiano la stessa nostra reazione.
La sua voce è molto credibile, profonda, espressiva e anche
tagliente quando serve. Credo che davvero abbia dato un livello superiore
di qualità alla nostra musica ed abbia esaltato il nostro songwriting
al massimo.
Tu usi
molto le tastiere, eccellenti ad esempio nella title track , quali
sono quelle che ti piacciono di più come suono? Comporrai mai
musica con del mellotron?
Io uso
da tanti anni tastiere Korg e sono molto affezzionato al loro sound,
ogni tanto sperimento e creo nuovi suoni per dare una caratteristica
unica ad ogni album, anche se ultimamente ho trovato la mia dimensione
e la sto mantenendo abbastanza... penso che siano davvero versatili
e molto interessanti come possibilità che offrono. Al momento
non ho mai utilizzato mellotron, però non è escluso
che in futuro possa sperimentarlo... vedremo!
Bellissima
anche la copertina del disco "The Alien Inside", potresti
dirci cosa rappresenta di preciso e di che cosa parlano i testi in
questo cd?
Di base
The Alien Inside non è un vero e proprio concept album, anche
se le song 'The Alien Inside', 'The Love I've never had' e 'The Alien
Outside' sono collegate molto strettamente sia come contenuto che
come musica. Le altre song invece diciamo che vivono di luce propria,
anche se si inseriscono nello stesso tema di base che percorre tutto
l'album, cioè l'esistenza di una parte sconosciuta (aliena)
all'interno della nostra coscenza/mente che prima o poi è destinata
a prendere il controllo della nostra esistenza e di condizionarne
i comportamenti e le decisioni. Come al solito il tema principale
è sempre molto incentrato sui sentimenti e sui comportamenti
psicologici umani, come quasi tutti gli altri brani degli altri album
degli Empty Tremor del resto... sentimenti di tutte le nature e le
tipologie che muovono le passioni umane. Questo The Alien Inside è
comunque molto intenso e sofferto a livello di tematiche, pieno di
alti e bassi a livello di umore e di temperamento. Nelle 3 song più
collegate che ho menzionato prima Oliver è riuscito ad interpretare
magistralemte a mio parere il tormento di un uomo che scopre di avere
dentro di se una seconda personalità (the alien inside) che
pian piano sta rosicchiando la sua anima e sta prendendo il sopravvento.
Una espressione di una doppia personalità che spaventa molto
questo personaggio, che tenta in tutti i modi di non farsi influenzare
e di non cedere all controllo di questa forza negativa che sente nascere
dentro di se. Da questo concetto nasce l'idea della cover con il doppio
viso ovviamente come avrai già intuito... sta a significare
appunto questa doppia personalità che è dentro di noi
e che ogni tanto si manifesta...
Ma ora
veniamo a Genius, come hai fatto a convincere tutti questi grandi
artisti a partecipare ad un progetto simile, li hai anche conosciuti
personalmente?
Non
è stato facile in effetti, sono stati necessari mesi di emails
e di spedizioni di demos e preproduzioni per ottenere i consensi degli
artisti che hanno poi cantato. Devo dire che il supporto di una label
come Frontiers è servito come condizione essenziale per dare
credibilità al progetto, altrimenti sarebbe stato impossibile.
Non ho avuto modo di conoscere tutti di persona, le distanze erano
elevate e tutti i guest sono sparsi per tutto il mondo, sarebbe stato
impossibile. Ho incotrato alcuni di loro: Mark Boals, Daniel Gildenlow,
Oliver Hartmnann, Russel Allen...
Chi ti
ha dato di più , chi ti ha arricchito umanamente e musicalmente?
Direi
che tutti i guest sono stati davvero dei grandi personaggi da scoprire
e tutti hanno dimostrato molta amicizia e molta dedizione al progetto.
Dal punto di vista umano ovviamente ho avuto modo di approfondire
di più con i personaggi principali che hanno cantato di più
e quindi con i quali ho avuto più a che fare, ma devo dire
che con tutti si è instaurato un bel rapporto umano di amicizia...
credevo che ci fosse più freddezza a livelli alti, ma a quanto
pare mi sbagliavo, anzi. Con tutti i guest ho parlato a lungo sul
personaggio che dovevano interpretare, e in molti casi si sono trovati
molto immedesimati nel loro ruolo.
Quale
è il concepimento della trilogia Genius, potresti spiegarcelo
nel dettaglio?
L'idea
di comporre una Rock Opera in tre episodi è nata gradualmente
durante diverse fasi di sperimentazione precedenti. La storia che
ho usato per la Genius Trilogy è la stessa che scrissi nel
1997 in un breve libro dal titolo "Daily Trauma". Ogni tanto
nel tempo libero scrivo qualche storia, mi piace scrivere storie fantastiche,
non tipicamente in stile fantasy, spade cavalieri ecc. ecc., preferisco
concept psicologici, futuristici. Sono sempre stato affascinato da
concetti di realtà alternative, virtualità, subconscio
e sogni, soprattutto la loro genesi e la loro interpretazione. Ho
letto molto Freud, libri su interpretazione di sogni e questo mi ha
sicuramente influenzato nello scrivere il racconto "Daily Trauma".
Si tratta infatti di una storia dedicata alla descrizione di un sogno
effettuato dal personaggio principale che è appunto Genius,
sogno nel quale egli si connette mentalmente per una serie di casuali
circostanze con una dimensione parallela, e che scopre poi pian piano
essere entrato in una realtà alternativa dove risiedeva un
intero mondo dedicato alla creazione dei sogni nelle menti umane.
Una vera e propira fabbrica del sogno da sempre esistita dove ogni
volta che un umano iniziava a sognare, veniva creata una entità
parallela (una sorta di alter ego chiamata Twinspirit (spirito gemello)
che era dedicato a condurre ed esaudire le fantasie dei suoi sogni.
Gradualmente ho particolareggiato questo racconto, aggiungendo dettagli
e maggiori concetti ed eventi e ho cominciato a pensare all'idea che
questa storia avrebbe potuto funzionare anche per qualcosa di musicale.
Così come primo passo ho composto, con l'aiuto dei grande talento
batteristico Dario Ciccioni, che conobbi proprio in quel periodo,
una serie di brani strumentali che seguivano l'andamento della storia
quasi come una sorta di Colonna sonora.
La storia era divisa in 18 capitoli, così ho creato 18 songs,
ognuna descriveva e ambientava gli eventi e le atmosfere di ciascun
capitolo. In quella esperienza compositiva ho creato molte melodie
e idee musicali che avrei poi riusato e sviluppato nella successiva
trilogia Genius. Volevo avere tutto nelle mie mani a livello di suoni
e stile così ho deciso di di suonare chitarre, basso e tastiere,
Dario Ciccioni ha registrato le batterie (stesso team del successivo
Genius a livello musicale). Questo album non fu mai pubblicato, non
riuscivo a trovare una situazione interessante a livello di deal.
Cosi l'ho tenuto nel cassetto. Vista la mia attuale collaborazione
con Frontiers, questo disco vedrà la luce all termine delle
uscite dei 3 episodi di Genius Rock Opera come una sorta di bonus
release sull'argomento Genius, anche perché se lo pubblicassimo
prima sveleremmo il finale della storia... sarebbe un peccato!
Quindi la prima idea musicale connessa al concept di Genius era un
disco strumentale chiamato Daily Trauma che avrebbe contenuto nel
booklet la storia completa del romanzo Daily Trauma, in modo tale
che l'ascoltatore avesse potuto leggere la storia durante l'ascolto...
A quel punto decisi di andare oltre e di iniziare a comporre una vera
e propria opera completa che riprendesse il concept di Daily Trauma
in maniera più esaustiva, con tanto di cantanti che avrebbero
dato voce ai personaggi e anche un eventuale narratore che avesse
aiutato l'ascoltatore a comprendere meglio la storia. Sono stato sempre
attratto dalle grandi opere dei grandi compositori come Verdi e Puccini
e molti altri visto che le mie origini sono comunque classiche, comporre
un opera era quindi una cosa che mi aveva sempre attratto sin da piccolo.
Ecco quindi come è nata gradualmente l'idea di realizzare Genius
Rock Opera.
Ho deciso di chiamare 'Genius' la trilogia perché 'Daily Trauma'
era già il nome del libro e dell'album strumentale che avevo
già realizzato e volevo comunque mantenere separate le varie
composizioni. Genius poi era il nome del personaggio principale, quindi
mi è sembrato un nome azzeccato.
Mi chiedo
anche come fai a trovare tutto questo tempo per fare queste cose,
ma la tua vera professione, se c'è, qual è? Ti basta
vivere di musica?
Al momento
mi occupo anche di informatica, progrannazione in ambito di automazione
e cose del genere. La musica non mi è ancora completamente
sufficente per vivere...Ad ogni modo ho sempre fatto la scelta di
creare e produrre solo ed esclusivamente quello che mi piace e questo
chiaramente complica le cose se si vuole creare una professione che
ti dia un sostentamento, è molto più facile adattarsi
a quello che esiste già, fare il turnista, suonare per altri.
A me non è mai interessato questo. Spero in futuro di poter
fare solo il musicista... chissà forse un giorno. Il tempo
per tutti questi progetti lo trovo grazie alla mia passione, la musica
è la mia unica grande passione e mi sento felice quando vivo
in essa e mi sento attivo e produttivo in essa. Mi piace molto anche
vivere assieme ai musicisti con i quali collaboro, è il mio
mondo.
Sinceramente
nel secondo episodio di Genius non riesco a trovare una canzone che
si evidenzia nei confronti di un'altra, questo evidentemente mette
alla luce un lavoro, o meglio un opera, molto costante ed omogenea,
tu personalmente tieni ad una in particolare? Perché?
È
molto difficile sceglierne una, perche sono tutte frutto della mia
creazione ed ovviamente le ho modellate e rifinite secondo i miei
gusti. Ad ogni modo, nel secondo episodio, "He will die"
credo che sia riuscita particolarmente fortunata. È davvero
un compendio di potenza, melodia, frenesia, è molto emozionante
e magniloquiente a mio parere... forse sceglerei quella se proprio
dovessi.
Tutti
bravi , ma secondo me quello che da qualcosa in più è
Russel Allen dei Sympony X, a proposito di gruppi Metal Prog, secondo
te quali sono quelli più validi? Verso quale direzione sta
andando la musica Metal oggi?
Ci sono
tanti gruppi prog metal validissimi, a partire ovviamente dai Dream
Theater, poi SymphonyX, Pain Of Salvation, Fates Warning, e tanti
altri, la lista sarebbe troppo lunga. Io credo che il metal oggi giorno
si stia davvero attestando a livelli di qualità molto alti.
Esistono labels che supportano finalmente gli artisti a tutti i livelli
e questo non succedeva 15 anni fa, quando muovevo i miei primi passi.
Ad ogni modo la direzione della musica metal è molto imprevedibile,
è un insieme di fattori che la dirigono, a partire dalle label
fino ad arrivare ai fans... l'importante è che continui ad
esistere.
Anche
la meravigliosa voce di Eric Martin in "My Dear Son" è
da brivido, quale lavoro di questo vocalist preferisci?
Adoro
tutti i dischi dei MR Big anche se devo dire che preferisco il primissimo...
a mio parere davvero il loro migliore disco... è stato troppo
emozionante sentire la mia song cantata da Eric, e difficile da spiegare
tale emozione. Credo che i Mr Big siano stati uno dei gruppi più
belli da vedere dal vivo in ambito rock, i loro live sono stati davvero
momenti magici.
È
una domanda ovvia quella che ora ti vado a porre, chissà quanti
altri te l'avranno posta, ma non se ne può fare proprio a meno,
vista la caratura di questi lavori: Chi partecipa al terzo episodio
di Genius? Quale coordinate stilistiche si vanno a delineare, dobbiamo
aspettarci delle sorprese?
Al momento
non ho nulla di definitivo a livello di casting, anche se ho avuto
contatti con Jorn Lande che sembra interessato a partecipare. Non
posso dire di più al momento... ho solo contatti che sto valutando.
A livello di stile, le sorprese ci saranno, come nei primi due episodi
del resto. Qualche momento bizzarro e qualche atmosfera particolare
e ai limiti. Ad ogni modo la trilogia Genius è stata concepita
come un tuttuno, quindi puoi aspettarti una continuità stilistica
nelle scelte dei suoni e del songwriting. I tre episodi sono qualcosa
di strettamente collegato, che hanno un senso assieme... l'opera Genius
è un tuttuno.
Parlaci
un po' di più di Dario Cicconi, visto che è un tuo fido
compagno d'avventura in diversi progetti compreso quello dei Khymera
con Steve Walsh dei Kansas.
Ho conosciuto
Dario Ciciconi per caso ai Fear Studios, lo studio dove registro tutti
i miei lavori di solito. Era li con la sua band che allora si chiamava
'Opera' e ho subito notato il suo grande talento come batterista.
Aveva solo 14 anni ed era già molto maturo ed eseguiva tempi
con una musicalità e una precisione spaventosa. È subito
nata una grande amicizia e dalle nostre jams sono nati tanti brani
e tanta buona musica che poi avrebbe preso il nome di Daily Trauma,
Genius trilogy, Khyemera... Credo che il drumming di Dario sia davvero
increbilie per la sua efficenza, nonostante sia molto virtuoso e in
grando di mettere quello che serve esattamente alla song per farla
decollare... ed inoltre il tocco e lo stile che ha sono inconfondibili,
è molto potente e efficace... davvero un grande talento.
Potessi
tornare indietro nel tempo, cosa cambieresti nella tua carriera di
musicista, quali sono stati i tuoi errori (se ce ne sono stati)? Pentimenti?
Di errori
se ne fanno tanti, è normale durante il processo di crescita...non
credo però che io abbia pentimenti. Credo tuttavia di avere
sempre fatto ciò che volevo musicalmente e nelle scelte collegate
alla musica e questo mi fa sentire soddisfatto. Sono molto contento
di quello che sono riuscito a realizzare artisticamente e questo in
qualche modo mi fa pensare che la via che ho percorso non era poi
così sbagliata. Sono consapevole inoltre delle enormi difficolta
che ci sono per emergere con la propria musica, essendo poi nati in
Italia... quindi questo mi rende ancora più soddisfatto. Gli
errori che ho commesso sono quelli che tutti commettono quando si
deve formare un'esperienza, quindi sono stati comunque molto educativi
e in qualche modo necessari.
Se devi
scegliere di musicare uno di questi tre eventi che ti vado ad elencare,
cosa sceglieresti e perché: Una guerra, la scoperta di una
nuova terra, un film d'avventura.
Adoro
ma musica descrittiva che si accompagna a momenti d'azione, e quindi
forse sceglerei la terza opzione: Un film d'avventura... Genius stesso
è la descrizione di una grande avventura dentro il mondo dei
sogni.
Ovviamente
diamo pure uno sguardo al futuro, nuovi progetti con la Frontiers?
A breve
inizierò la produzione di unaltro disco Khymera, ma questa
volta non ci sarà Steve Walsh dei Kansas alla voce, bensì
un altro grande cantante... non è ancora deciso definitivamente
chi sarà, però un grande cantante della scena rock.
Completerò inoltre la terza parte di Genius e stiamo già
lavorando con gli Empty Tremor al nostro nuovo disco, il quarto che
è previsto per l'anno prossimo. Oltre a questi 3 lavori che
sono già programmati, ho molte altre idee in cantiere che sto
sviluppando nel mio studio, si tratta solo di idee e di demos che
prenderanno forma in futuro in nuovi progetti, per i quali non ho
ancora una morfologia precisa... ho scoperto molti nuovi talenti sconosciuti
ultimamente con i quali molto probabilmente collaborerò in
futuro... sono sempre alla ricerca di nuovi musicisti che possando
darmi degli imput.
Grazie
della tua cordialità, un saluto ai nostri lettori e concludi
questa intervista inventando un nuovo slogan nei confronti di questo
mondo (giusto o sbagliato che sia).
Un grande
abbraccio a tutti i lettori di Flash, il mio augurio è che
la buona musica renda più facile il cammino della nostra esistenza
su questo mondo che sembra essere ogni anno più critico. Mi
auguro che pace e equilibrio abbiano la meglio.
MS
Intervista 2003
Recensioni: Genius; Genius
II; Daily Trauma; Genius
III
Artisti collegati: Empty Tremor; Khymera
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