Che
bello sono tornati i Sisters Of Mercy!!! Ma come, no? Questi non sono
il gruppo di Hussey, Adams ed Eldrictch? Davvero? Che peccato…
Sono i Lost In Tears? Smaltita la delusione mi sono ricordato che
il loro disco di debutto mi era anche piaciuto parecchio.
Perdonatemi il tono scherzoso, ma quando si sfiora il plagio è
difficile capire fin dove si spinge la voglia di celebrare la grandezza
di un grande gruppo e dove invece si nasconde la pochezza di idee.
Quindi tutta feccia quella che si ascolta in questo album? No, non
direi, del resto il rifarsi a miti del passato è un peccato
che è stato perpetrato da una schiera innumerevole di gruppi,
anche di successo, per cui trovo che questo possa essere considerato
come un divertente tributo ad uno dei gruppi più importanti
del gothic rock.
Fin dall’iniziale “On the Way” si respira un’irresistibile
aria anni ottanta con il suo inciso facile da cantare e da ricordare,
tradizione e modernità si sposano in una formula vincente.
Non sentivo da tempo un giro di basso come in “Break Me Down”,
si siamo proprio in pieno revival e solo il cantato tendente al growl
ci fa capire che i tempi sono cambiati, davvero un bel brano. Questo
gioco continua per tutta la durata del cd, i brani si susseguono mantenendo
una buona coesione e risultano convincenti e piacevoli.
I Lost In Tears non saranno certo degli innovatori, ma ci sanno fare
ed è un piacere ascoltarli, sia per i nostalgici che per i
più giovani che possono avvicinarsi ad un sound purtroppo sempre
più lontano. GB
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and God
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