Soehrimnir
è il primo lavoro dei Lupercalia di Riccardo Prencipe (Corde
Oblique) uscito nel 2000 in edizione limitata per la World Serpent
e ormai introvabile. In passato abbiamo incontrato tutti i titoli
successivi realizzati da Prencipe e ora mi fa molto piacere avere
la possibilità di conoscere anche il suo primo lavoro, ma la
Ark Records ha fatto di più, insieme a questo titolo ha realizzato
anche il mini album Mediestetica, inciso pochi giorni dopo l’uscita
del primo disco, ma che era rimasto fino ad oggi inedito.
Soehrimnir è un disco quasi interamente strumentale, con l’esclusione
del nono brano “Interludio”, Prencipe è accompagnato
da Pierangelo Fevola (violino e mandolino), che lascerà poi
il gruppo prima di realizzare Lupercalia, mentre come guest troviamo
Davide Della Monica e Lina Salvatore che recita il testo di “Interludio”.
Prencipe in ogni occasione dimostra la profonda sensibilità
che anima la sua arte e, come negli altri dischi, si muove fra suggestioni
folk mediterranee, musica medievale, atmosfere gotiche, tutto ha un
forte sapore, è musica che ha profonde radici culturali e trasmette
passione. Non si tratta di un album incentrato esclusivamente sull’estetica
e lo trovo molto più “caldo” del successivo Lupercalia,
anche se il gusto per il bello è sempre molto marcato in ogni
lavoro di Riccardo. D’altra parte l’apporto di Fevola
non è indifferente e si sente il “peso” della sua
presenza, del resto lo stesso Prencipe, nelle note del booklet, dichiara
apertamente il suo attaccamento a questo periodo. Le dodici composizioni
scorrono leggere, il tessuto è molto vario e ne beneficia l’ascolto.
Mediestetica nasce dall’incontro con la soprano Claudia Florio,
che ritroveremo poi in Lupercalia, ovviamente il risultato cambia
notevolmente, perché si passa ad una musica cantata. La prima
traccia “ Formis Melara Sanctus Filix” è molto
lunga e complessa e in oltre dieci minuti offre una discreta varietà
stilistica, davvero un brano notevole. “Personent Hodie”
è un brano tradizionale riarrangiato dai nostri, che ne hanno
fatto una ballata carica di tensione gotica. Ma non è mia intenzione
vivisezionare ogni singola traccia, perché sono convinto che
questi lavori meritano un discorso comune, sono come un cammino che
si snoda e che svela la propria bellezza man mano che si procede.
Se avete già incontrato l’arte di Prencipe so che non
esiterete a farvi vostro anche questo titolo, tra l’altro ottimamente
realizzato dalla sempre attenta Ark Records, se invece non lo conoscete
ancora, allora è un ottimo titolo per cominciare ad avvicinarsi
al suo universo musicale. GB
Altre recensioni: Soehrimnir
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