Rock Impressions

Mandrake - Mary Celeste MANDRAKE - Mary Celeste
Grey Fall / Prophecy
Distribuzione italiana: Audioglobe
Genere: Gothic Metal
Support: CD - 2007

I gothic metallers Mandrake sono giunti al quarto album, ma non hanno raggiunto la popolarità di altre formazioni e questo nonostante la loro formula sia tutt’altro che disprezzabile. In effetti non hanno quel sound elettrizzante di acts come Nightwish, Tristania e compagnia, ma sono ugualmente personali e interessanti.

La loro diversità emerge fin dall’iniziale title track, il riffing è nervoso e il cantato è costruito su delle belle linee melodiche. “Crystal of Forgiveness” è un po’ più anonima e evidenzia il lato debole del gruppo, ma ecco che la successiva “Fragile” recupera con il suo andamento rallentato ed emozionante. Anche “Forgiven” non è male, ci sono ancora delle buone melodie piuttosto malinconiche. In “Adore” possiamo ascoltare una buona prova della singer, anche se è un brano meno originale dei precedenti. “Masquerade” è uno dei momenti più ruffiani, ma non è poi così male. “Sweet Desolation” è un altro episodio vagamente anonimo, fa parte di quel gruppo di canzoni che abbassano la media dell’album oscurando le cose buone. Meglio l’energia di “Moments”, che presenta anche delle soluzioni armoniche intriganti. Decisamente discreta anche “Breathe” che alterna un buon riffing a parti più melodiche e teatrali. “Solace”, pur avendo un buon tiro, è decisamente scontata. Dei tre brani di chiusura solo l’ultima lenta ballata “Paralyzed” merita una menzione, anche se i giochi ormai sono fatti.

I Mandrake difficilmente emergeranno dal calderone gothic metal con un album come questo, pieno di buone intenzioni, ma con poca carne al fuoco. Non si tratta affatto di un brutto disco, ma per colpire al cuore l’ascoltatore ci vuole altro. GB

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