Rock Impressions

JOHN MAYALL and the BLUESBREAKERS
Stories
Edel

Passare un'ora abbondante con Mayall è come fare un viaggio nella storia del rock blues, sembra di stare in America sul Mississippi (anche se John è tutto europeo), storditi da un caldo infernale.

Nel '63 Alexis Korner lo spinge a iniziare la carriera musicale e nel '64 esce il suo primo 45 giri, due anni dopo è insieme a Clapton per il suo secondo album, ma poi Eric se ne va per formare i Cream con Jack Bruce, conosciuto anche lui nei Bluesbreakers. Alla chitarra arrivano Peter Green seguito più tardi da Mick Taylor, mentre alla batteria siede Aynsley Dunbar. Più tardi collaborerà anche coi Canned Heat e molti, molti, molti altri.

Una leggenda vivente, una storia nella storia, che ha fatto del blues la sua vita, sperimentando e cercando sempre nuove strade, una carriera instabile, ricca di soddisfazioni, ma anche di momenti opachi.

A quasi settant'anni John non è ancora stanco ed eccolo tornare con un album elettrico, stupendamente suonato carico di un rock blues lontano dalle sperimentazioni, ma ricco di feeling. Già il feeling, ovvero l'anima del blues, senza il quale questo genere non può neanche venire concepito e di feeling Mayall ne ha in quantità industriale. Potrebbe essere diversamente? Ascoltate l'intensa "Demons in the Night" con il suo crescendo, la straclassica "Pride and Faith" o la graffiante "Romance Classified". E' puro e buon vecchio blues, sempre uguale e sempre diverso, sempre caldo e sempre capace di emozionare come pochi altri generi musicali. Please, give me some more! Yeahhhh. GB

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