Quando
ormai si pensava che il prog nel Regno Unito fosse diventato un fenomeno
del passato, relegato ad un pubblico di soli nostalgici, mentre nel
resto del pianeta si era risvegliato da tempo, ecco che stiamo assistendo
ad un fiorire di nuovi gruppi con un sound fresco e intrigante come
questi Mermaid Kiss che ho incontrato su MySpace o come i Magenta
che lo scorso anno hanno prodotto uno dei migliori dischi prog. Anche
i Mermaid Kiss sono un quintetto con voce femminile, ma si sono formati
nel 2000 come trio. Ad oggi hanno dato alle stampe due album, il primo
The Mermaid Kiss Album nel 2003 e il mini Salt On Skin nel 2006. Inoltre
hanno composto le musiche per un film horror e stanno musicando La
Dodicesima Notte di Shakespeare.
Già il primo disco è piuttosto sorprendente, la musica
è particolare e originale, capace di unire il pop colto, l’ambient
e il prog e presenta strutture musicali piuttosto originali. Mentre
il Progressive Rock degli anni settanta e il New Prog degli anni ottanta
erano ridondanti, pieni di cambi di tempo e con arrangiamenti complessi.
Il Prog Moderno che viene dal Regno Unito si stà muovendo verso
soluzioni molto più ricercate, gli arrangiamenti sono più
minimali, ma molto curati e privilegiano sempre il gusto espressivo
rispetto alla complessità. Con questo non è che le strutture
non siano complesse, anzi, ma questa “complessità”
viene colta sono da un orecchio esperto e dopo ripetuti ascolti, mentre
l’ascoltatore occasionale sente solo della bella musica un po’
ricercata.
Molto bella e sensuale la voce della singer Evelyn Downing, che suona
anche il flauto e le tastiere, ma che adesso si è un po’
allontanata dal gruppo (non in modo definitivo) a causa di impegni
personali, Kate Belcher si è aggiunta sempre alla voce e attualmente
canta nel gruppo anche Kate Emerson, e sono una più carina
dell’altra! Poi ci sono Jamie Field alle chitarre, Andrew Garman
che suona un po’ di tutto e Nigel Hooton sempre alle chitarre,
dei musicisti non proprio di primo pelo (come si vede dalle foto),
ma che dimostrano un gusto raffinato.
Indubbiamente un forte influsso lo hanno avuto artisti pop come Tori
Amos, i Radiohead e i Coldplay, non tanto a livello musicale, ma più
a livello di sound e il risultato è brillante, coinvolgente,
certo non è musica molto radiofonica, piuttosto è intimista
e introspettiva, ma se ci fosse una radio che dovesse trasmettere
musica così io potrei ascoltarla anche tutto il giorno.
Il secondo album, come anticipato, è un mini di sette traccie,
il sound del gruppo fondamentalmente è immutato rispetto al
disco precedente, ma è più definito, la band è
cresciuta e si sente, alcuni brani sono ancora molto sensuali e delicati,
ma compaiono anche momenti più rock, come ad esempio “Human
Zoo”, che mostrano un ottimo stile compositivo. Le sette traccie
pur mantenendo una certa unità compositiva sono diverse tra
loro e ben assemblate. Sono convinto che il gruppo sia ancora in una
fase di definizione del proprio stile e che i futuri lavori ci sapranno
conquistare ancora di più. Il gruppo sta già preparando
un nuovo album che speriamo esca presto, intanto consiglio di andarvi
a cercare la musica dei Mermaid Kiss, perché è veramente
bella e rilassante. GB
Altre recensioni: Etarlis
Intervista: 2007
Sito Web
Per un assaggio: http://www.myspace.com/mermaidkissuk
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