Ecco
il terzo capitolo del progetto Metal Majesty, realizzato dal carismatico
Valentia, soprannominato il Mercury olandese. La sua voce è
straordinariamente vicina a quella dell’indimenticato cantante
dei Queen, così come le composizioni. Il Metal uscito dalla
penna di Valentia è anche vicino ai Whitesnake, ma in genere
la musica gode di diverse ispirazioni.
Non è passato un anno dal buon precedente“This is Not
a Drill” che ci troviamo in mano gia il nuovo “2005”.
Sono rimasto felicemente sorpreso dal fatto che il sound, anche se
ancora molto debitore ai Queen, si sia di molto personalizzato. Le
canzoni sono eleganti come ad esempio “We Rocked”, “Hell
Hounds On My Trail” ed “Aurelia’s Night”.
Ma non mancano le sorprese, una su tutte “Burquing Heather”
dove Valentia si rifà sfacciatamente ai Beatles di “Eleoanor
Rigby”. Voce ed archi non fanno altro che sottolineare la grande
duttilità di questo artista che ancora una volta scrive un
pezzo più che pretenzioso.
Perfettamente a suo agio nelle cavalcate Heavy alla Van Halen in “Ready
To Roar”, sensuale nei pezzi acustici “Zenith” e
“Love Will Make You Bleed” lo confermano artista a 360
gradi. Le sfide lo istigano, evidentemente, ed eccolo ritornare sui
Queen più acustici nella dolce e raffinata “Zenith”.
Sinceramente non amo molto i cloni di chicchessia, nella musica cerco
sempre un tocco di personalità, ma in questo caso chiudo un
occhio se non altro per premiare il coraggio di un artista che va
a sfidare un mito. Complimenti! MS
Altre recensioni: This is Not a Drill
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