Come
si può capire dal titolo del disco, ci troviamo fra le mani
la ristampa su CD di un live, in precedenza apparso solo su nastro,
di questa atipica reincarnazione dei famosi Gong, una delle più
sorprendenti e totalmente folli formazioni storiche del prog.
In questa veste il gruppo propone nove brani in chiave molto fusion
e poco prog, anche se spesso il confine fra questi due generi non
è molto marcato, ma dico questo perché il materiale
presente non assomiglia a niente di quanto io conoscevo dei vecchi
Gong. Con questo non voglio dare una lettura negativa di questo album,
ma solo dare alcune indicazioni.
I brani sono molto coinvolgenti e Moerlen alla batteria è irresistibile
e non da meno sono i suoi compagni d'avventura: Ake Zieden alla chitarra,
Hansford Rowe al basso e Benoit Moerlen e Stefan Traub alle tastiere,
un gruppo molto preparato di virtuosi che deliziano l'ascoltatore
con ricami e passaggi articolati. Un'ora di musica strumentale, unica
nota negativa, vivace e scoppiettante con un solo di batteria da manuale.
Non è un disco per i vecchi fans del gruppo madre, ma è
il disco di un grande musicista per tutti gli amanti della buona musica.
GB
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