Non
so a che titolo Moerlen possa continuare ad usare il nome dei Gong,
una band molto sperimentale, mentre Moerlen si adagia su un jazz rock
che offre ben poche novità sonore. Pierre è un ottimo
batterista, il suo drumming è raffinato ed efficace, dinamico
e fantasioso e il jazz rock che propone è sempre interessante.
Questo disco è stato realizzato con la collaborazione di un
manipolo di musicisti russi, gente sconosciuta ma che dimostra di
saperci fare.
Il cd si apre con un brano che ricorda molto la Kosmische Musik di
Schulze e Tangerine Dream, ma poi si passa molto velocemente al tipico
jazz rock espresso anche in precedenza da Moerlen. Rimane comunque
in tutti i brani un flavour space rock che rende sempre interessante
la proposta, anche se il disco non decolla mai. Piuttosto piacevoli
gli interventi di xilofono di Pierre che con questo delicato e difficile
strumento mostra tutto il suo gusto di grande artista. Ma se risultano
intriganti gli interventi cosmici, questi vengono poi annacquati da
un jazz piuttosto leggero.
Moerlen con questo disco si rivolge in particolare ai propri fans
e dubito che gli altri troveranno particolari motivi di interesse,
anche se la classe è tanta e anche la musica in se è
buona, sicuramente un ascolto è molto consigliato prima dell’acquisto.
GB
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