Rock Impressions

MORGAN, DENTE E GIORGIO CANALI live in Vicenza, 17 Maggio 2009
di Giancarlo Bolther

Musica, poesia, ironia ed improvvisazione

Avete presente tre generazioni di musica italiana, o meglio tre cantautori rock-pop-sperimentali e geniali, insieme? Ecco una serata che ha permesso di poterne assaporare le genialità:
Giorgio Canali, Dente e Morgan.

Da Canali, già membro di CCCP, CSI, PGR, solista con i Rossofuoco (recensione) con cui ha appena fatto uscire l’album più bello della sua carriera (a detta di tutti) , quel “Nostra Signora della Dinamite” che concentra liriche attuali con un occhio di riguardo verso l’intimismo stilistico, tra poesie iridescenti e quel cantato sospeso tra dichiarazione e pathos tipico della sua intera produzione. Canali suona con il chitarrista dei Frigidaire Tango Steve B.Hill, manifestando tutta la propria poetica e meraviglia, tra i grandi successi del passato di “Che Fine Ha Fatto Lazlotòz” agli ultimi pezzi. Gli chiedo se il suo recente album “Ultime Notizie di Cronaca” con Giovanni Lindo Ferretti e Gianni Maroccolo per i PGR sarà effettivamente l’ultimo della carriera in trio, me lo conferma. Canali rocker di società e amore, capace di estraniarsi dal turbine mediatico per concentrarsi solo sulla propria arte. Canali padre della musica alternativa italiana.

Dopo Dente, moderna e creativa rivelazione degli ultimi anni nella scena italiana. Il nuovo “L’Amore Non E’ Bello”, uscito l’ultimo San Valentino, riflette tra chitarre sospirate e testi poetici, delicati e popolari, sognatori e riflessivi, molti dei quali dialoghi tra uomo e donna, alla scoperta dell’amore stesso. Dente ama l’intimismo trasognante e l’ironia sincera e spontanea. Dente, con la sua abilissima band, mette in scena uno show regale e coinvolgente, senza strafare, senza orpelli, esagerazioni sonore o liriche. Dente vive nella semplicità toccante che rende ogni suo brano soffice e pop, nel senso più armonioso e amabile del termine. Si diverte, canta, racconta, parla tra una canzone e l’altra, poi mi racconta che se in Italia c’è un ritorno di attenzione verso i cantautori oggi, forse è merito anche delle “nuove forme di comunicazione multimediale” grazie a cui è più diretto e comodo poter conoscere tantissimi artisti.

Infine Morgan. Re dei Bluvertigo, sale sul palco in un elegante abito nero, una camicia vaporosa e i capelli grigi al vento, pronti ad essere scompigliati da quelle mani così bramose di musica. Morgan manifesta i successi della sua carriera da solista, e la celeberrima Altrove agli ultimi successi di Paoli e Modugno che ha portato in piazza con l’ultimo album, “Italian Songbook Volume 1”, un concentrato di canzoni dei più immensi autori italiani del passato, già riprese da altrettanti mostri sacri della musica internazionale. Poi Scott Walker, David Bowie, Lou Reed, Alabama Song di Brecht (e dei Doors), i Duran Duran e Volare.
Lo show è irregolare e geniale. Infine, a luci spente, all’interno del Teatro stesso, Morgan mette in piazza, nell’ambito di un’intervista sonora, tutta la propria cultura musicale, ammaliando i presenti e suonando all’impazzata il suo Duca Bianco, i Beatles, Guccini e Bindi con una chitarra-storica a 12 corde, appartenuta in passato proprio a Bowie.

Una serata appagante. Meravigliosi.


Indietro alla pagina dei Live Reportages

 

Ricerca personalizzata

| Home | Articoli | Interviste | Recensioni | News | Links | Chi siamo | Rock Not Roll | Live | FTC | MySpace | Born Again |