Rock Impressions

Steve Morse STEVE MORSE BAND - Split Decision
Magna Carta

Steve Morse è un grande talento della sei corde e questo non è certo un mistero per nessuno, ma nonostante ciò non riesco ancora a vederlo a suo agio nel ruolo di successore di Blackmore nei Deep Purple. Rispetto a Ritchie, forse, possiede una tecnica maggiore, ma dal vivo sembra che voglia dimostrare a tutti i costi di essere alla sua altezza, mentre sono convinto che non ha bisogno di dimostrare niente a nessuno.

In questo affascinante disco riesce, infatti, ad esprimersi con grande serenità e il risultato è tutto da godere. Ad accompagnarlo troviamo Dave LaRue al basso e Van Romaine alla batteria, un power trio che non perde un colpo, la mia formazione tipo preferita!

I dodici brani strumentali contenuti in Split Decision parlano delle passioni e dei sogni di questi artisti smisurati, i pezzi sono molto vari e presentano un hard rock chitarristico fatto per esaltare la grande abilità di ogni membro del trio: ognuno ha ampio spazio per sfogare la propria voglia di divertirsi e di divertire, ascoltate ad esempio il solo di basso in "Mechanical Frenzy". "Great Mountain Spirit" rievoca con malinconia e grande efficacia le gesta dei nativi d'America, un brano lirico, denso di poesia, ma ogni brano meriterebbe un minimo di commento. Un album variopinto e sufficientemente diseguale da non stancare mai l'ascoltatore. E' quasi una lunga jam session che ogni appassionato della musica amerà senza riserve.

Personalmente mi aspettavo un po' più di prog, mentre questo non si sente proprio, non c'è nemmeno del blues tipico delle formazioni a tre, ma non si può avere tutto e per stavolta questo stupendo hard mi basta, l'heavy rock contenuto è quasi cantautorale, intimista ed energico ed è un gran bel sentire. GB

Altre recensioni: Major Impacts 2



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