Il
polistrumentista francese Emmanuel Tissot è un cantastorie
medievale, questo lo abbiamo potuto apprezzare nei quattro dischi
da studio. Ma pur avendo gusto prioritario per le sonorità
passate, il bravo musicista si diverte ad impreziosire il tutto con
frangenti di progressive Rock e del buon Jazz. Questo “Live-Crescendo”
è il terzo concerto registrato in cd della loro discografia.
Quattro dischi in studio e tre live, questo la dice lunga sulla resa
della band, infatti la dimensione concertistica calza a pennello ad
Emmanuel e soci, coinvolgenti e gustosamente anacronistici.
Il live è registrato in quel di Saint Palais Sur Mer, dove
hanno partecipato anche band blasonate come l’americano Phideaux,
vincitore del Progawards 2007, Oxygene 8, Trettioariga Kriget, Lazuli,
Karcius ed i cileni Octopus. Si incontrano personaggi famosi nel cammino
a ritroso nel tempo,c’è Merlino, ci sono i vichinghi,
degli incantatori, re, eremiti e quant’altro si aggira nel mitico
mondo dei cantastorie dell’epoca. Una atmosfera surreale, valorizzata
dal flauto sin dall’iniziale “Le Ruissortilege”
dal profumo Folk per poi giungere in tutto il suo splendore nell’intro
di “La Trahison”. Malgrado il genere potrebbe far pensare
ad una statica situazione compositiva, le canzoni invece godono di
freschezza sonora. Strumenti ridotti all’osso, una chitarra,
un flauto, una batteria e poco più, tuttavia il connubio è
ottimo e cattura l’attenzione del pubblico.
Le tracce sono otto e tutte di durata medio alta, che varia dai cinque
minuti e mezzo ai nove. La qualità sonora per la verità
non è eccelsa, ma la musica riesce a sopperire questa piccola
falla. Tissot interpreta alla grande le canzoni e si esibisce anche
in uno jodel in “Les Messagers”, un vero catalizzatore.
Trascina il pubblico nella ritmata “Isengrin”, una canzone
simpatica sotto molti aspetti, specialmente nelle liriche.
Personalmente sento l’influenza dei connazionali Ange, ma questo
solo per l’aspetto Progressive.
Un live dunque molto interessante che ci presenta un mondo a noi poco
noto, non sono tanti gli artisti che si cimentano in queste sonorità
ed i Motis dimostrano una capacità eccelsa nel rappresentarle.
Finito il concerto si ha una sensazione di appagamento e questo secondo
il mio punto di vista giustifica il prezzo del biglietto o del cd.
Dategli un ascolto, ma vi avviso anche che il cantato è tutto
in francese. MS
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