Questa
band inglese si è formata nel 2005 ed ha collezionato una lunga
serie fra album e singoli. La storica Minotauro in questa occasione
ha ristampato il loro disco del 2015 con l’aggiunta di tre bonus
tracks e di un booklet curato ad arte. Oggi la band, che era un trio,
ha aggiunto una chitarra ritmica e le tastiere. Nel tempo ha cercato
di unire il doom al cantato death metal. Con l’innesto del tastierista
il sound dei MSW si è arricchito di sonorità goth metal,
col risultato che la proposta musicale si è fatta più
ampia.
Analizzando i singoli brani ci troviamo di fronte ad un disco particolarmente
efficace. Il doom espresso dal trio è fenomenale e se solo
il cantato non fosse stato “rauco” questo lavoro potrebbe
avere il suo posto tra le pietre miliari del genere al pari dei grandi
classici, come Trouble, Candlemass e Count Raven. La scelta stilistica
ne fa un lavoro più moderno e attuale, sempre che piaccia questo
stile di cantato, io ad esempio non lo amo in modo particolare, soprattutto
quando non è associato ad uno stile di canto più “pulito”.
Però non posso negare l’efficacia delle partiture strumentali,
che sono altamente suggestive. Heavy metal sulfureo con testi esistenziali
che meritano di essere approfonditi. Nella suite “The Empty
Unknown” si divertono anche a citare i Pink Floyd.
Le tre bonus tracks sono riarrangiamenti di tre brani in chiave goth,
fatti quindi con la nuova line up. Devo dire che il trattamento è
davvero interessante e il gruppo ha acquisito uno spessore ancora
più elevato. Questo mix di goth, doom e death metal fa dei
MSW una band originale, sicuramente da seguire. GB
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