Si
fa presto a dire “Avantgarde” e “sperimentale”,
ma quanti artisti oggi come oggi possono fregiarsi a pieno titolo
di questi appellativi? Difficile rispondere, perché molte realtà
vivono in un “quasi” totale anonimato, ma ci sono label,
come questa iii Records che si sono specializzate in prodotti ai limiti
dei confini musicali canonici.
Il chitarrista Igor Grigiriev è uno degli artisti più
“Avantgarde” e sperimentale che mi sia capitato di incontrare.
Viene dal jazz, ma coi suoi lavori si è allontanato da qualsiasi
cosa abbia una identità, chiara testimonianza ne è questo
disco dove Igor si è impegnato a musicare quattordici dipinti
astratti di Ron Linden. Un connubio fra pittura e musica che ha precedenti
illustri, si pensi alla celebre suite Quadri di un’Esposizione
di Mussorgsky (riproposta anche dagli ELP), ma qui siamo in territori
musicali molto lontani da quel capolavoro.
Igor “Ogogo” ha già prodotto vari dischi tutti
tesi alla ricerca di nuove sfide espressive e anche con questo disco
riesce a sorprendere l’ascoltatore con suoni stranianti, con
esperimenti ai limiti dell’udibile, le sue musiche sono complesse,
acide, oscure, come certi lavori di Linden che è difficile
decifrare senza la giusta chiave di lettura. Suoni disarticolati,
che si intersecano su ritmi dal sapore elettronico, versi di animali,
poche melodie riconoscibili, il tutto per quattordici brani, associati
ad altrettanti quadri, che non cercano mai di compiacere l’ascoltatore.
Il disco è scaricabile anche dal sito della casa discografica.
Ascoltare questo disco è un’esperienza molto particolare,
certamente non facile e forse nemmeno raccomandabile, ma l’arte
nel suo senso più puro passa anche di qui. Questa musica è
per un pubblico molto selezionato, chissà se lascerà
un segno? GB
Altre recensioni: Redux; Lunar
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