Rock Impressions

Orne - The Conjuration By the Fire ORNE - The Conjuration By the Fire
Black Widow Records
Distribuzione italiana: Masterpiece
Genere: Dark Rock
Support: CD - 200
8

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Ho sempre avuto una grande attrazione per il dark rock, è una musica che mi ha sempre affascinato e col tempo ho imparato come scovare gli artisti più interessanti di questa scena molto poco conosciuta, ma che ha dato vita ad artisti di grande spessore, in particolare negli anni ’70. Ma non ho intenzione di fare qui un sunto del movimento, questa introduzione mi serve per presentare una giovane band di grande talento che appunto ha prodotto uno splendido album di dark rock progressivo.

La copertina dell’album ci cala subito in un mondo parallelo fatto di streghe e incantesimi, di alchimisti e creature ultraterrene, di simboli esoterici e funerei. Ma cover a parte è la musica proposta da questi musicisti che esprime con forza tematiche oscure, fin dall’iniziale “In the Vault” ci si sente catapultati in un film orror, note sospese e liquide danno una sensazione di abisso di profondità inesplorate e misteriose, un cammino che appare subito senza ritorno. Bellissimo l’arpeggio che apre “A Beginning”, un brano settantiano sorprendente per lucidità ed espressività, uno dei momenti più alti del disco. “Anton” mi ricorda certe magie dei Saviour Machine, in particolare per il cantato, la base musicale è più prog e pacata. Ammaliante l’uso del flauto in “Island of Joy”, che si alterna a parti ai limiti dell’hard rock, altro brano veramente ispirato. “Frontline Dreams” parte in modo meno spettacolare e sembra quasi una ripetizione di idee già espresse prima, ma verso la fine il brano assume i connotati di un pezzo di doom sabbathiano e sono scintille. “Opening By Watchtower” è un’altra piece altamente visionaria che merita ascolti ripetuti e approfonditi, per svelare di volta in volta i propri tesori, tra tensioni hard rock e cavalcate prog. Chiude l’atmosferica “Lighthouse”, che presenta sonorità sixties, quasi garage, con intermezzo selvaggio.

Questo disco è ottimo anche per gli amanti del prog che non si interessano di dark sound, ma ovviamente è dedicato in particolare agli appassionati di suoni oscuri, qui sapranno trovare atmosfere veramente coinvolgenti. GB

Altre recensioni: The Tree of Life

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