L’astronave
dei geniali Ozric Tentacles ha ripreso il volo dopo un paio di anni
dal precedente capitolo in studio Spirals in Hyperspace e ad oltre
vent’anni dalla partenza, con una lunga serie di testimoniaze
piovute sul capo dei fans come polvere di stelle.
Lo stile che ha reso unico il gruppo è riproposto con la solita
follia anche in questo nuovo album, una miscela corroborante di space
rock e psichedelia, un po’ prog, un tocco di funky ogni tanto
e anche molti accenni esotici, tanta improvvisazione, parti strumentali
dilatate e oniriche come non mai. In altre parole l’universo
degli Ozric è piuttosto eterogeneo, sono un gruppo che ama
giocare con la musica e non perdono occasione per dimostrarlo.
Le nove traccie di questo album sono molto varie, in tutte è
ben presente il sound del gruppo, ma le atmosfere sono molto diverse
e cambiano da brano a brano con alcuni passaggi imperdibili come il
crescendo di “Spacebase” e ditemi se questi freakettoni
non sono dei gran musicisti. Non è certo musica che ti entra
dentro subito, ma richiede più ascolti, ci sono troppe sfumature
e poi il groove della sezione ritmica è un ottimo mezzo di
trasporto per le mete del gruppo. Oppure come non perdersi nel bellissimo
assolo di chirarra di “Disdots”, con un finale a sorpresa
dove i suoni spaziali sono mescolati al canto di alcuni uccellini.
I vari pezzi sono tutti legati tra loro senza soluzione di continuità
e questo rende ancora più reale l’impressione di un viaggio
infinito. Gran finale con “Ping” che ad un certo punto
presenta una chitarra spagnoleggiante ed è sorretta da grandi
linee di basso. Il cd con tiene anche una bella traccia video che
cattura un’esibizione del gruppo registrata in aprile di quest’anno
in Olanda, con grande profusione di colori e tutta da godere.
Ce ne vorrebbero di più di dischi come questo, anche se è
sempre più difficile trovare degli artisti che suonano solo
ed esclusivamente per il piacere di farlo e con grande libertà
espressiva, ma quando ci riescono trovano un pubblico che li segue
con passione e io sono fra questi. GB
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