I P4TM si rifanno vivi col terzo album della loro saga realizzato in quattro anni, essendomi perso il disco di mezzo non posso fare grandi parallelismi, ma sostanzialmente questo nuovo disco ricalca le idee espresse nel primo album, il sound è ancora un post rock venato di psichedelia e shoegazer, con un piglio decisamente robusto. La band però in questi anni è maturata e molti spigoli sono stati smussati, il sound è più fluido e convincente.

L’avvio del cd è dominato da un giro ritmico molto penetrante, con un bel giro di basso molto ottantiano, il cantato è spiritato e atmosferico, la band mostra subito carattere, “Consequences” è una track decisamente ipnotica. Meno immediata, ma comunque buona “Rust”, che ha una maggiore vena psichedelica. “Dismembered” gioca sulle stesse tonalità, ipnotiche, ossessive, trasognate e a questo punto appare ormai chiaro che tutto il cd si snoda su queste coordinate, diventando, brano dopo brano, un marchio di fabbrica per la band.

Questo sound post moderno appare piuttosto interessante e i P4TM stanno trovando una strada abbastanza personale, che potrebbe regalare presto delle belle soddisfazioni. Intanto sono sicuramente da tenere d’occhio. GB

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