Ritroviamo con piacere questa volonterosa formazione italiana dedita
ad un prog sperimentale molto ricercato, che parte dalla lezione degli
anni ’70, citando anche Area e tutto il prog che conta, quello
che ha fatto della ricerca la propria bandiera artistica, fino alle
più moderne soluzioni vicine al prog metal, il presente album
è registrato dal vivo.
La partenza è affidata al brano “Tritone”, un brano
tutto in salita, ritmicamente molto complesso, con soluzioni ardite,
ma non sempre fluide, bello il contributo del flauto. Le parti intricate
non si amalgamano con quelle più poetiche, inoltre il cantato
appare melodicamente faticoso, la grande pecca del prog cantato in
italiano sembra colpire anche questo lavoro. Il pezzo è lungo
e credo che contenga idee per più di un brano, troppa varietà
non sempre aiuta. “Babba” è abbastanza psichedelica,
alcuni passaggi sono notevoli, ma sempre inseriti in un caleidoscopio
per nulla facile da approcciare. Il vizio di complicare alcune cose
che sarebbero state meglio più semplici si avverte anche ne
“La Rotonda della Memoria”, sicuramente un bel brano,
davvero ricco, ma a volte un tantino troppo. “Stralci di Quotidiano”
dimostra ancora quante buone idee il gruppo riesca a mettere in campo,
ci sono passaggi epici tutti da gustare e devo dire che il fatto di
essere interamente strumentale me la fa apprezzare molto, intendiamoci
il cantante della band è bravo, fa passaggi a volte notevoli,
ma sono i testi che penalizzano la sua performance. Il resto dei brani
dal vivo oscilla fra quanto abbiamo già espresso, fra luci
ed ombre continue. In chiusura due bonus tracks, due cover dei Caravan,
che vedono la partecipazione del grande Richard Sinclair a testimonianza
della considerazione ottenuta dalla band. La prima “Dissassociation”
è un brano onirico, cantato in inglese, con ottimi interventi
di flauto, la seconda è “Golf Girl” una specie
di blues in chiave prog, sono due brani conosciuti ed amati, ma fa
sempre piacere riascoltarli, inoltre la band se la cava bene.
I Prophexy sono una band capace, con grandi doti tecniche e tanta
buona volontà, secondo me dovrebbero pensare a brani più
accessibili, sempre nel loro stile, ma con maggiore attenzione alle
parti melodiche e all’armonicizzazione del cantato. GB
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