Questo
disco ha un sapore molto amaro, dietro questo moniker un po’
misterioso e un’immagine di copertina che trasuda rock sudista
a fiumi, si cela l’ultimo progetto a cui ha partecipato Dimebag
Darrel prima di essere ucciso nel 2004, insieme a Vinnie Paul e Rex
Brown dei famigerati Pantera e al cantate David Allan Coe, che ha
vinto un grammy per la musica country. Sono passati tre anni da quel
triste evento e non credo che si tratti di un’operazione commerciale,
anche perché sono convinto che non sarebbe stato giusto anche
nei confronti di Dimebag lasciare inedita questa sua ultima fatica.
L’immagine di copertina è proprio quello che sembra,
si tratta di una rilettura in chiave “Pantera” del southern
rock, sapete quello reso famoso da formazioni come Lynyrd Skynyrd,
Molly Hatchet e Black Oak Arkansas, tanto per citare alcuni dei più
“duri”. Ovviamente il sound che esce dai solchi di questo
cd non ha niente di nostalgico, si tratta di una rilettura molto moderna,
ma che rispetta i classici, perché il boogie metal è
ben presente, con anche qualche spruzzata di country e di blues. Si
respira un’aria dannatamente americana e selvaggia, devo dire
che fin dalle prime note del cd mi sono subito divertito, ma brano
dopo brano questo cd mi conquistava sempre di più. Chi pensa
che il metal estremo sia fatto da musicisti che non sanno suonare
dovrebbe ascoltare cosa riescono a fare i Pantera in questo contesto.
Per questo la mia malinconia e il sapore amaro diventano ancora più
insopportabili. Come non divertirsi con brani come “Cowboy do
More Dope”, “One Night Stands” o “Cherokee
Cry”, per chi come me ha amato davvero tanto il southern questo
disco è splendido, incredibile la passione che trasmette “Panfilo”
che riesce a mettere in metal tutto uno stile quasi leggero e spensierato,
il trattamento dei Pantera è superlativo. Fortissima anche
l’acustica “Arizona Rivers”, mentre il metal funkeggiante
di “Get Outta My Life” è assolutamente irresistibile.
Darrel si lancia in assoli pieni di gusto e feeling, uno più
bello dell’altro, anche se la velocità è piuttosto
sostenuta, ma non è mai eccessiva rispetto al contesto.
Penso che non sia facile rileggere in chiave così moderna un
genere “storico” come il southern e risultare assolutamente
credibili, i Pantera insieme a David Allan Coe hanno fatto davvero
un ottimo disco e sono felice che abbiano deciso di pubblicare questo
materiale, è una piccola perla del genere. Speriamo che qualcuno
colga la sfida e dia un po’ di gas a questo genere. Questo è
un disco che brucia, un disco maledettamente riuscito, insomma un
gran disco! GB
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