Il genere Progressive Rock bene si presta ad opere o colonne sonore,
spesso la magniloquenza e la struttura di certi album sono dei veri
e propri concept da opera. Alcune volte ci si perde in questo grande
calderone di idee, metamorfosi strutturali dettate da scene da rappresentare
risultando spesso pesanti e logorroici, in altre invece si possono
godere momenti di vero e proprio piacere musicale.
Ma il Progressive Rock in senso generale è già di suo
un film per un orecchio, per cui addentrarsi in storie anche classiche
non è altro che un cammino paradossalmente naturale.
Da Roma ci provano i Reversal Symmetry, nuova band sorta dalle ceneri
degli ottimi Layra, autrice di due album autoprodotti dal titolo “Chiaroscuro”
(2008) e “Crono” (2011). L’argomento trattato è
la vita del Dottor Jekyll, mutante personaggio creato dalla fantasia
dello scrittore Stevenson, qui descritta in maniera fedele all’originale.
Il progetto è diviso in due parti, la prima si intitola “The
White Side” ed è composta da sette canzoni rappresentanti
la supremazia della ragione sull’istinto primordiale. La seconda
parte “The Dark Side” è formata da sei canzoni
che lasciano trapelare la negatività e la distruzione.
Progetto ambizioso dunque, e in quanto tale necessita di un complesso
di artisti corposo, ecco quindi le voci a rappresentare i differenti
personaggi a cura di Moreno Sangermano (Jekyll/Hyde), Steve Sangermano
(Utterson), Guido Gori Giorgi (Lanyon) ed Alessio Quaresima Escobar
(Poole), mentre la line up si completa con Fabio Vitale (chitarra),
Graziano Sessa (basso), Matteo Ferretti (tastiere) e Davide Miccinilli
(batteria). La lingua scelta per il cantato è l’inglese.
La parte bianca inizia con “Henry's Mirror”, un tuffo
negli arpeggi passati in stile Marillion era Fish e poi via verso
la magniloquenza delle tastiere. Il brano si apre ulteriormente su
un territorio al confine con il Metal Prog, fra cambi di tempo e un
cantato ben calato nella parte.
Il contrasto di Jekyll & Hyde è amalgamato nella struttura
dei brani, dove si passa da momenti pacati ad altri crescendo vigorosi,
proprio come accade nella bella “Story Of A Door”. Il
contrasto è quindi il binario del viaggio sonoro. In sede live
i Reversal Symmetry fanno uso di interpretazioni con costume, proprio
come alcune volte capita nel Progressive Rock (vedi Genesis, Marillion,
IQ etc.). L’opera prosegue con “The Eye of Reason”,
frangente più solare, con un ottima apertura fra chitarra elettrica
e tastiere, un brano che potrebbe risiedere tranquillamente nella
discografia degli americani Queensrÿche. Toccante il canto lirico
in “Eternal Void”, una musica cinematografica che spazia
fra il Metal ed il Prog Rock.
Il contrasto canzone - lirica ha il suo indiscutibile fascino, “Promises”
è una ballata voce piano in evidenza con al centro del brano
un istante Folk per poi incedere verso il crescendo finale con le
chitarre elettriche. La “White Side” si chiude con “Henry's
Choice, uno dei frangenti più Prog del concept, grazie anche
all’uso delle tastiere in stile New Prog.
“The Smell Of Rain” apre la “Dark Side” in
maniera nervosa e metallica, seppure al suo interno contiene un cantato
recitato alla Genesis o se vogliamo più recentemente come spesso
fanno gli inglesi Arena. Intrigante “The Evil Inside”
in pieno territorio Metal Prog. Altro dei momenti che più ho
apprezzato è contenuto in “The Window” e nei suoi
arpeggi. Apprezzo sempre molto i crescendo sonori durante lo svolgersi
dei brani. “Anomalies” prosegue nel terreno New Prog dando
spazio come sempre alle buone melodie. Non nascondo di scorgere certe
affinità con i Marillion di Hogarth, per poi però scappare
verso lidi più oscuri e pesanti, con inserimenti brevi in growl.
I Reversal Symmetry quindi è evidente che godono di una buona
personalità.
Torna la sinfonia cinematografica con “In Another Life”
e perché no anche una spolverata di Dream Theater. In conclusione
c’è uno dei momenti più toccanti dell’album,
“Like So Many Fragments Of Glass” con Jekyll & Hyde
all’unisono. Degno finale di questa opera Rock che nella sua
ambiziosità si lascia ascoltare con estremo piacere.
Il fatto che le soluzioni sonore siano molteplici fa si che l’insieme
sia scorrevole ed interessante, su questo influisce anche il ruolo
dei differenti cantanti.
Complimenti ai musicisti e avanti così, la scena italiana si
fa sempre rispettare. MS
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