Si sono fatti le ossa suonando cover di gruppi dei primi anni settanta,
poi i veronesi Free Road hanno deciso di fare pezzi propri ed hanno
cambiato nome nell’attuale Roadless. Band a cinque elementi
con voce femminile, due chitarre, basso e batteria. Un rock essenziale
e diretto è il loro biglietto da visita, suonato con un’attitudine
piena di grinta.
Questo Whiskey For Breakfast è un mini cd di sette brani e
circa ventisei minuti di durata, quanto basta per farsi un’idea
di questi artisti, che propongono una musica con chiari riferimenti
ai seventies, ma che ha un piglio aggiornato coi tempi. “Amber
Morning” ha l’onere di presentare il gruppo, un brano
energico, dominato dalla voce di Sara, che ci mette molta grinta,
dietro di lei dei musicisti rodati, che esprimono un buon amalgama,
ne esce un pezzo coinvolgente, che fa ben sperare sulle sorti di questa
band. “Crumbs of Difference” è meno anthemica,
ma ha una musicalità più complessa, ancora una buona
prova. “Lonely Man” è una ballata con un bel giro
di chitarra, nella seconda parte l’atmosfera si elettrizza e
diventa un buon rock. Non male nemmeno la grinta di “Steps”,
la costruzione del pezzo è molto classica e americana, anche
se alcune parti del refrain non decollano, verso il finale invece
di salire il pezzo scende. “Seeker of Gold” ha un andamento
country rock divertente, ma poco impegnato. “Lucky” proprio
non mi piace, non tanto per il suo rock ‘n’ roll, ma perché
non mi ha catturato, l’ho trovata molto convenzionale. Chiude
la title track, che ci riporta ad un rock carico di tensione, con
Sara che ritrova tutta la sua energia e la band che rocka forte.
L’incisione qualche volta è un po’ domestica, ma
è un’autoproduzione e tutto sommato il risultato complessivo
non è poi così negativo. Sono certo che questa band
potrebbe fare molto bene coi dovuti supporti economici. Quello che
si ascolta in questo cd è piacevole e fa ben sperare. GB
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