Il
nome di questo gruppo è fuorviante, infatti, il film omonimo
e la cover dell'album sono elementi che fanno pensare all'ambient
o, quantomeno, a un gothic raffinato ed estetico, niente di più
lontano dalla proposta di questa band italiana di goth metal al debutto
discografico.
First Year Departure è un album acerbo che mischia sonorità
prettamente ottantiane al moderno goth metal. Già nel primo
brano, la melodica e riuscita "Departures", si alterna un
cantato malinconico ad un tappeto metal con un ottimo crescendo. "Single
Handed" parte molto più aggressiva, per recuperare atmosfera
in un secondo momento, un brano piuttosto originale. "Club Epoque"
ha un intro stralunato, poi il brano sterza bruscamente verso il metal
per rallentare nuovamente accostandosi agli Smiths, un brano da ascoltare
con cura per gustarlo pienamente. Con "End of Season" il
sound del gruppo sterza verso il black metal, pur mantenendo un impianto
goth metal il cantato passa dal malinconico al growl, una scelta poco
comprensibile perché le due soluzioni non sembrano integrarsi.
In "Hero" si torna a melodie e cantato tipico degli Smith,
un gran bel sentire. "Madeleine" ripropone l'aternarsi del
cantato sognante a quello distorto e malsano, ma i dubbi che avevo
avuto prima tornano con la stessa forza. "Tergarten" chiude
un album interessante, che mostra un gruppo molto valido, ma ancora
in cerca di identità. GB
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