Rock Impressions

Salim Ghazi Saeedi - Iconophobic SALIM GHAZI SAEEDI - Iconophobic
Selfproduced
Distribuzione italiana: no / CD Baby
Genere: Prog
Support: CD
- 2010


Noi italiani sappiamo bene quanto sia difficile emergere nel panorama internazionale, ma pensate a quanta fatica deve fare un artista che viene da un paese islamico, non parlo delle resistenze interne, che non conosco anche se posso immaginare ci siano, ma parlo della difficoltà di far conoscere il proprio lavoro fuori dal paese di origine, senza un canale distributivo, senza nessuna forma di pubblicità, ma soprattutto verso un pubblico che storce il naso se il gruppo non è almeno anglosassone. Salim Ghazi Saeedi viene da un posto che abbiamo imparato a conoscere tramite i telegiornali e qualche documentario: Theran, la capitale dell’Iran, l’antica Persia. Per me è una grande soddisfazione che Salim ci abbia onorato del suo cd da recensire e sono molto felice di presentarvelo. Questo artista ha inciso tre album fra il 2006 e il 2008 con il gruppo Arashk (deve essere uscito il quarto album proprio quest’anno), mentre in questo caso presenta il suo primo album solista dove si occupa di tutto il lavoro.

Iconophobic è un album di musica prog interamente strumentale, composto da tredici brani tutti abbastanza brevi, quasi un’eccezione nel prog, ma questo non deve trarre in inganno, perché la musica di Salim è molto interessante. Intanto in un contesto propriamente prog rock inserisce elementi di musica araba, dando vita ad un sound molto originale, ma troviamo anche spunti jazz, neoclassici, elettronica, il tutto assemblato in modo personale e fantasioso. Tutti questi elementi rendono il disco di Salim fresco e intrigante, piacevole da ascoltare anche nelle sue parti più sperimentali e complesse, che non mancano di certo. La sensibilità di questo artista emerge con chiarezza e ci fa gustare la sua voglia di ricerca, il suo gusto per le soluzioni inedite, il suo amore per la musica.

Se Salim Ghazi non può competere con le ricche produzioni occidentali, questo mi rende ancora più caro il suo disco, che batte molte di queste produzioni sul piano dell’inventiva e della fantasia. Non dico che Iconophobic sia un capolavoro da avere, uno di quei dischi che non deve assolutamente mancare nella vostra discografia, ma di certo è un bel disco che merita attenzione e supporto. GB

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